Fratelli d’Italia oltre il muro del 25 per cento e distanzia il Pd di 3 punti. Il M5s al terzo posto stacca la Lega e torna sopra quota 14. Il polo centrista in avanzamento al 6, l’alleanza Sinistra-Verdi in arretramento poco sopra al 3. Italexit sopra la soglia di sbarramento. Sono gli elementi principali di un sondaggio pubblicato sui social da Carlo Calenda che il leader di Azione ha estrapolato dal “Polimetro settimanale” dell’istituto Ipsos diretto da Nando Pagnoncelli (riferimento per Corriere e DiMartedì).

Nelle intenzioni di voto Fdi rappresenta quindi un voto valido su 4. Secondo la tabella pubblicata da Calenda, il partito di Giorgia Meloni avrebbe avuto un incremento di circa un punto in 3 giorni. Tendenza opposta registra il Partito Democratico, in calo di un punto nello stesso periodo, con atterraggio al 22 per cento netto. Al terzo posto ci sono i 5 Stelle che tornano sopra al 14 per cento frutto di una crescita progressiva: da ultimo il Movimento registra un +0,6 per cento in tre giorni. L’effetto è di allungare il passo sulla Lega, inchiodata poco sopra al 12 anche per il fatto che negli ultimi giorni la flessione del Carroccio è stata significativa (-1,2).

Sotto la linea del 10 per cento c’è Forza Italia, che galleggia intorno all’8, tallonata dal polo libdem di Azione e Italia Viva che è stimata al 6, con un aumento di un punto in tre giorni. Sopra la soglia di sbarramento del 3 per cento (necessaria per accedere in Parlamento) ci sono poi l’alleanza Sinistra-Verdi che però è in flessione (3,5, -0,7) e Italexit di Gianluigi Paragone che invece è in salita (3,4, +0,3). Restano sotto il 3 +Europa e Impegno Civico di Luigi Di Maio (dato addirittura allo 0,5, e in calo), entrambi alleati del Pd, Noi Moderati, cioè i centristi del centrodestra, e anche Unione Popolare che non va oltre lo 0,6 per cento, peraltro in calo.

Nello schema delle coalizioni tutto ciò si traduce in una sostanziale stabilità dello schieramento del centrodestra, grazie al fatto che i voti in uscita dalla Lega sembrano tutti riassorbiti da Fratelli d’Italia. Rallenta sensibilmente il passo, invece, il centrosinistra che in tre giorni perde complessivamente quasi due punti percentuali. Stabile l’astensione, stimata da Ipsos poco sopra il 32 per cento.

In qualche modo anche il giudizio sui leader rispecchia i dati delle preferenze per i partiti. Giorgia Meloni è di gran lunga la leader politica più apprezzata, con l’approvazione del 34,5 per cento degli intervistati, con un trend in aumento (+0,9). Al secondo posto c’è Giuseppe Conte che evidentemente ha un margine molto più ampio rispetto ai voti del M5s (ha la preferenza del 31,5 per cento del campione). Terzo è Matteo Salvini (27,4, +0,8), seguito da Enrico Letta (26,2, in calo dello 0,8) tallonato a sua volta da Silvio Berlusconi (26, -1,1). Gli unici altri tre leader che registrano un “più” sono Gianluigi Paragone (18,8, +0,8), Luigi De Magistris (17,3, +1,8) e Matteo Renzi (che comunque è penultimo col 13,9%, +1).

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