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Bali, Gili e Komodo: alla scoperta dell’Indonesia autentica

Isole dove il sole indora le spiagge e brilla sulle scaglie del pescato del giorno, fresco come la pioggia che bagna le foreste e le risaie dei paesaggi verdissimi dell’entroterra. Notti tropicali profumate di fiori che si schiudono delicatamente: un viaggio in Indonesia risveglia i sensi e le percezioni.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Un arcipelago dalla natura primordiale in un mare da sogno. Montagne avvolte dalla giungla, cime a cono disegnate da un’orogenesi vulcanica, laghetti craterici e cascate, aree incontaminate solcate da fiumi gonfi d’acqua e paesaggi modellati dalle piantagioni di caffè e dalle risaie, caratteristiche nell’isola di Bali, per molti sinonimo dell’Indonesia stessa. “L’isola degli dei” è il soprannome di questa terra generosa, dal clima mite e dal terreno di origine vulcanica che la rendono il luogo ideale per la coltivazione del riso, molto più di un cereale, un vero e proprio inno alla vita e alla fede. A Bali non mancano i festeggiamenti in omaggio a Dewi Sri, la dea induista della prosperità identificata con lo spirito del riso, alla quale viene eretto un piccolo santuario in un angolo di ogni terrazzamento. In quest’isola la religione e la natura sono strettamente connesse, dagli innumerevoli altarini votivi ai tantissimi luoghi di culto immersi nel verde, tanto da essere soprannominata anche “L’isola dei mille templi”. Tutto il resto è una questione di karma, ovvero le azioni dell’uomo che devono rispettare il dharma, ossia l’ordine universale, dando vita ad una fede legata al quotidiano: guai a toccare i cestini in foglie di banano ricolmi di riso e piramidi di frutta che troverete in ogni dove, persino alle fermate degli autobus.

Bali è un mondo affascinante e ricco di curiosità, un mix tra spiritualità, tradizioni ma anche mondanità, così altri atolli dell’Indonesia, attrazione irresistibile per avventurieri e surfisti che cavalcano l’onda giusta per seguire il loro istinto e trasformare una vacanza in uno stile di vita. Sono sempre più numerosi i “nomadi digitali” che trovano fortuna in questi paradisi tropicali, tanto da sceglierli come “casa” innamorandosi perdutamente, o semplicemente c’è chi li considera isole felici dove staccare da tutto per rigenerarsi. Ed è così che Presstour by Turisanda interpreta il viaggio alla scoperta delle meraviglie del Sud-Est Asiatico, con un tour che parte da Bali e raggiunge le paradisiache Isole di Gili a poca distanza, una manciata di terre coralline dalle spiagge candide, mare turchese e fondali spettacolari, sino a raggiungere l’Isola di Komodo, dove vive la lucertola più grande del mondo, il “drago di Komodo”, un varano che regna nell’omonimo Parco Nazionale, una delle sette meraviglie della natura Patrimonio Unesco dell’Umanità. 15 giorni per un soggiorno itinerante tra cultura millenaria, natura rigogliosa e seducenti atmosfere tropicali popolate da animali fantastici.

Bali, “l’isola dei mille templi”

Bali vi accoglie con scenari incantevoli, dai monti ai laghi vulcanici, dalle pianure costiere sino agli splendidi litorali che si immergono nelle acque limpide. Un’isola dove la presenza dell’uomo si racconta nell’animata città di Ubud, importante centro culturale e turistico dove atterrerete, e in altre piccole realtà che si fondono con la natura. Paesaggi incantevoli si susseguono lungo l’itinerario nella parte nord, nord-ovest dell’isola, per poi proseguire verso il centro, tra le bellissime coreografie delle risaie a terrazze di Jatiluwih e di Tegalalang, patrimoni Unesco che lasciano lo spazio a campi e foreste, puntellati dai tipici templi a forma di pagoda, architetture vertiginose come quella di Batukaru, luogo del credo induista che racchiude tutta la spiritualità di questa magnifica regione. A Bali le popolazioni instaurano un’intesa speciale con Madre Terra, anche nelle aree più impervie, appollaiandosi tra le montagne, oppure affacciandosi sugli specchi d’acqua di antichi crateri vulcanici, come il pittoresco centro di Bedugul, una manciata di abitazioni a circa 1.200 metri di altitudine ad un passo dal lago Bratan. Qui si riflette il meraviglioso tempio shivaita di Ulun Danu dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu. Un paesaggio idilliaco nonché una riserva che consente un complesso sistema di irrigazione delle risaie della zona, chiamato dai locali “subak”, una straordinaria opera dell’uomo patrimonio Unesco che ottimizza un dono di natura.

Il tour prosegue alla scoperta di Sangeh e della località di Mengwi dove si trova il famoso tempio della famiglia reale Pura Taman Ayun, il santuario dell’antico regno di Mengwi, anch’esso insignito tra i siti Unesco. Originariamente dedicato agli antenati della dinastia, oggi si venerano gli dei hindu, gli spiriti dell’acqua e del sole, delle foreste e delle risaie, un luogo di pace incorniciato da pagode che si riflettono snelle sui fossati puntellati da fiori di loto. Una struttura formata da quattro cortili a terrazze concentriche che si innalzano progressivamente verso il cielo, architetture ornate da statue e fontane che descrivono il mito della nascita dell’universo e gli stadi cosmologici dell’Induismo. Nei “Pura”, nulla è lasciato al caso e tutto testimonia precise simbologie, così il tempio delle fonti sacre di Gunung Kawi Sebatu, e il tempio di Gunung Kawi, perle nascoste nel cuore dell’isola, a poca distanza dai pittoreschi villaggi di Mas e Batuan. Anche i più piccoli centri possono svelare autentiche meraviglie, materiali ed immateriali, come la leggendaria danza Barong a Batubulan, oppure bellissime feste e cerimonie che si svolgono in un mix di solennità e gioia condivisa.

Il viaggio continua nella parte est di Bali dove troneggiano alte vette vulcaniche. In questa zona svetta l’inquieto Gunung Agung, il vulcano che dall’alto dei suoi 3.000 metri di altezza domina un fertile paesaggio di risaie e di verdi vallate dove perdere lo sguardo e respirare aria pura. Una boccata a pieni polmoni prima di ripartire verso sud-est e fare tappa nella Casa Reale di Klungkung a Taman Gili, uno dei siti più importanti dell’isola. Il Padiglione Galleggiante e il Kerta Gosa, l’antico Padiglione dell’Alto Tribunale Reale che conserva ben 267 pannelli affrescati sul soffitto, sono le uniche parti della residenza rimaste intatte a seguito della conquista olandese, un inestimabile tesoro da non perdere.

Un viaggio a Bali è un’occasione per scoprirne l’identità, strettamente connessa con la spiritualità. Evidente è il genius loci che aleggia a ​​Pura Besakih, conosciuto come il Tempio Madre, il più grande e sacro dell’isola ai piedi del Monte Agung. Uno straordinario complesso di 22 templi diversi, da ammirare nei dettagli minimi dei loro interni, facendo sempre attenzione a indossare un pareo o un tipico sarong. Immergetevi nell’atmosfera, connettetevi con la trinità Indù e con i sette strati dell’universo, perfettamente rappresentati nel complesso principale di Pura Penataran Agung. Mettetevi in ascolto dell’anima di Bali.

Isole Gili e Isola Komodo: feste, amache e “draghi”

Dopo aver ricaricato l’animo, è tempo di pensare al mare e alle magnifiche spiagge per rigenerare il corpo. L’itinerario pensato da Presstour by Turisanda soddisfa i vostri desideri andando alla scoperta dei candidi litorali di Bali ma anche delle incontaminate Isole di Gili, a nord-ovest della costa di Lombok, raggiungibili in soli 30 minuti con barca veloce partendo da Bali. Qui si trovano paradisi di sabbia bianca dove affacciano bungalow da sogno, quintessenza dell’abitare locale, e acque turchesi che svelano tutti i colori di una affollatissima barriera corallina. Tre perle: Gili Trawangan, Gili Meno e Gili Air, isole che confondono i sensi per la bellezza e per il divertimento sfrenato dei party che accendono le notti dei resort. Un mood in contrasto con l’andare in bicicletta, unico mezzo di trasporto per chi le visita, e la pace assoluta dei villaggi e dei chioschetti lungo le coste, dove servono noci di cocco raccolte dalle alte palme che ombreggiano le amache dondolanti, la siesta preferita dai locali e di chi desidera concedersi un attimo di assoluto relax. Ricaricate le energie come preferite prima di proseguire volando in direzione di Labuan Bajo, nella primordiale Isola di Komodo, appartenente all’arcipelago delle Piccole isole della Sonda. Questo incontaminato atollo indonesiano è conosciuto nel mondo per i suoi “draghi”, varani dalle dimensioni strabilianti. Un eden con personaggi da favola non poteva che essere classificato come una delle sette meraviglie della natura: il Parco Nazionale di Komodo è patrimonio della biosfera Unesco, ed è stato fondato nel 1980 proprio per tutelare questa incredibile specie dalle sembianze primordiali, lucertoloni che raggiungono i 3 metri di lunghezza e i 100 kg di peso.

Un’avventura nell’Isola di Komodo ci catapulta nel mondo dei dinosauri non solo per questi incredibili animali, ma anche per la sua terra incontaminata che svela spiagge dai colori surreali come la Pink Beach, un nastro di sabbia rosa e finissima, un’oasi di rara bellezza data dal pigmento rosso delle barriere coralline ad un passo dalla riva. Solo chi si immerge nelle sue acque svela un mondo di altrettanti colori, popolato da un’infinità di specie. Un’isola incantata sopra e sotto il mare, persino negli anfratti della Terra, come la suggestiva Mirror Cave, una grotta nelle profondità di Labuan Bajo, dove la luce filtra illuminando le acque limpide in cui fare un bagno rinfrescante. Un tuffo nella bellezza della natura ma anche nella cultura locale tra canti e balli: tappa a Cecer Village dove la popolazione dei Manggarai muove ancora i passi del “Tetek Alu”, del “Ndudu Dake” e della danza “Caci”. A Bali ascoltate le percezioni, sull’Isola di Komodo liberate l’istinto e seguite il ritmo.

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