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Esercitazioni militari congiunte tra Cina e Russia: Pechino invierà truppe insieme a India, Bielorussia e Tagikistan

L'esercitazione denominata "Vostok-2022" si terrà in territorio russo. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Pechino, tenendo a precisare che la presenza cinese "non è correlata all’attuale situazione internazionale e regionale"
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In un contesto di crescente tensione tra Cina e Occidente, in particolare dopo la visita in Taiwan della speaker della Camera americana Nancy Pelosi, Pechino annuncia la partecipazione di truppe cinesi a un ciclo di esercitazioni congiunte con Russia e altri Paesi tra cui India, Bielorussia e Tagikistan.

L’esercitazione denominata “Vostok-2022” si terrà in territorio russo. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Pechino, tenendo a precisare che la presenza cinese “non è correlata all’attuale situazione internazionale e regionale“. Anche se il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ha voluto ringraziare il presidente russo Vladimir Putin per il sostegno su Taiwan, avendo dichiarato che la visita di Pelosi è stata una “provocazione ben pianificata”: i giudizi di Putin, ha detto, “sono una manifestazione di cooperazione strategica ad alto livello tra Cina e Russia e del sostegno reciproco coerente e fermo su questioni che riguardano i reciproci interessi fondamentali”. Wenbin ha comunque specificato che Pechino “è disposta a continuare a lavorare con la comunità internazionale per difendere congiuntamente gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e per salvaguardare congiuntamente la pace e la stabilità regionale e mondiale”.

Le operazioni militari fanno parte di un accordo di collaborazione con “l’obiettivo di approfondire la cooperazione pratica e amichevole con gli eserciti dei Paesi partecipanti, migliorare il livello di collaborazione strategica tra le parti e rafforzare la capacità di risposta a varie minacce alla sicurezza”, si legge in una nota. Un annuncio che preoccupa non poco Stati Uniti e paesi Nato.

La visita di Nancy Pelosi e la recente missione di una delegazione del Congresso americano a Taiwan hanno infastidito la leadership comunista che ha reagito con rabbia alla mossa considerata un assist alle forze indipendentiste di Taipei, ritenuta parte “inalienabile” della Cina da riunificare anche con la forza, se necessario. Per una settimana, l’Esercito di liberazione popolare ha organizzato manovre senza precedenti intorno all’isola, testando un blocco aereonavale e lanciando anche missili balistici. Attualmente, sono in corso “missioni di pattugliamento e prontezza al combattimento”.

A luglio la Russia aveva annunciato l’intenzione di tenere le esercitazioni militari “Vostok” (Est) dal 30 agosto al 5 settembre, a dispetto dell’onerosa guerra in corso contro l’Ucraina, anticipando pure la partecipazione generica di forze straniere. Il distretto militare orientale della Russia, che ha in carico le manovre, include parte della Siberia e ha il suo quartier generale a Khabarovsk, vicino al confine cinese. Le ultime manovre di questo tipo si sono svolte nel 2018, quando l’Esercito popolare di liberazione vi prese parte per la prima volta, nell’ambito di un accordo di cooperazione annuale bilaterale con Mosca che è pienamente operativo.

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