Gli Europei di nuoto di Roma al via l’11 agosto hanno davvero tutto per diventare da una parte il festival del nuoto italiano, l’occasione per dare un ennesimo colpo fortissimo a tutto il mondo in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. “Giocheremo” in casa, nella piscina del cuore, quella romana del Foro italico, con la squadra migliore di tutti i tempi: lo dicono i risultati già conseguiti e le prospettive davvero sensazionali a cui molti degli atleti azzurri possono aspirare.

I Mondiali di Budapest di qualche settimana fa hanno confermato quello che già le Olimpiadi di Tokyo avevano fatto intravedere. In Giappone l’Italia ha vinto 7 medaglie, con il bronzo della 4×100 mista che certifica il livello complessivo. In Ungheria invece sono arrivate 9 medaglie, tra cui 5 ori. Quel bronzo è diventato oro. Le stelle da ammirare e le promesse in questi Europei sono davvero tante. Prima di tutto Gregorio Paltrinieri, il capitano, il quale dopo aver dovuto dire addio al sogno (quasi) impossibile delle vittorie in piscina e acque libere a Tokyo perché debilitato dalla mononucleosi, è ripartito per il suo obiettivo e cercherà di vincere ovunque, a Roma prima e poi a Ostia.

In seconda fila un trio eccezionale: Thomas Ceccon era il talento più scintillante del nostro nuoto e in Ungheria è diventato il campione più impressionante, vincendo con tanto di record del mondo i 100 dorso. A Roma vuole fare grandi cose proprio nel dorso e magari anche nello stile libero, senza dimenticare le staffette. Insieme a lui, nei pensieri azzurri c’è Benedetta Pilato, l’atleta più cercata della vigilia, perché una diciassettenne capace di record del mondo e oro mondiale in due anni è qualcosa che non avevamo mai visto. La ragazza di Puglia vorrebbe fare doppietta nella rana, anche se ha grandi avversarie in casa, come Carraro e Castiglioni. Infine Nicolò Martinenghi, da poco oro mondiale nei 100 rana, con la possibilità di bissare e doppiare con i 50 agli Europei, anche grazie all’assenza di Adam Peaty.

In terza fila un gruppo nutrito di potenziali campioni europei, mai così tante chance nella nostra storia. Alessandro Miressi vuole riscattare un mondiale leggermente sotto tono, vincendo i 100 stile libero e facendosi sentire anche nei 50, Federico Burdisso ritorna sui suoi 200 farfalla e, al netto del mostro ungherese Kristof Milak, non ha paura di nessuno. Soprattutto Simona Quadarella, l’atleta che vuole diventare la regina di Roma perché nella sua città e nella sua piscina cerca per la terza volta di fila il triplete europeo (400, 800 e 1500 stile libero). Accanto a loro poi un gruppo di nuotatori che agli Europei possono piazzare il colpo della carriera, come Piero Codia, già campione europeo nei 100 farfalla a Glasgow 2018, Marco De Tullio nei 400 sl, Gabriele Detti negli 800 sl, Manuel Frigo nella velocità dello stile libero e Alberto Razzetti nei misti. Non si possono nominare tutti, perché c’è un’abbondanza inedita per il movimento azzurro.

Almeno i giovanissimi però vanno citati: quegli emergenti a cui il ct Cesare Butini ha voluto dare una possibilità per affrettare il loro percorso di crescita. Di grande interesse sarà seguire le gare delle due gemelle casertane, dette “swim twins”, Tonia e Noemi Cesarano, così come da seguire saranno anche Antonella Crispino, anche lei casertana, Sofia Morini e in particolare Chiara Tarantino, una ragazza che nella velocità dello stile libero potrà dire la sua. Tra gli uomini basta un nome: Lorenzo Galossi, classe 2006, da anni ormai il predestinato del nuoto azzurro. Ai Mondiali è andato solo per guardarsi intorno, agli Europei già gli verrà chiesto di iniziare a essere quello che tutti sperano.

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