Nel nuovo pacchetto di sanzioni, concordato ieri dagli ambasciatori dell’Unione Europea riuniti nel Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio, il Coreper, che dovrebbe essere adottato domani, 20 luglio, gli Stati membri hanno aggiunto altre 50 aziende nella lista nera degli individui ed entità che subiscono misure restrittive, inserendo, tra le altre, la Sberbank, la più grande banca russa, già esclusa dal sistema di pagamenti Swift, piattaforma belga di messaggistica che connette migliaia di istituzioni finanziarie di tutto il mondo per i trasferimenti di denaro. L’inserimento dell’istituto finanziario nel novero delle entità sanzionate, comporta il congelamento dei suoi asset e il divieto della stragrande maggioranza delle transazioni. Dunque, nuove aziende vengono inserite nella black list comunitaria. Ma, secondo quanto appreso dall’agenzia di stampa Reuters, la bozza del documento che dovrebbe essere approvato mercoledì, prevederebbe la possibilità che questi fondi e risorse economiche possano essere svicolate nel caso in cui si provasse che sono necessari per l’acquisto, l’importazione o il trasporto di prodotti agricoli e alimentari, compreso grano e fertilizzanti. Intervento necessario per affrontare il problema della sicurezza alimentare emerso prepotentemente a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina. In base alla revisione delle sanzioni, l’Unione Europea, stabilirebbe anche di facilitare le esportazioni di prodotti alimentari dai porti russi, che le aziende avevano smesso di servire dopo le sanzioni dell’Ue.

La decisione così come presentata, porterebbe a 1.229 il numero totale di persone inserite nella lista dell’Ue in relazione alla guerra in Ucraina, mentre salirebbero a 110 il numero di aziende. Come riportato dall’agenzia Ansa, però, Ungheria, Austria e Croazia, dove la banca è presente ed operativa, avrebbero chiesto un “periodo di adattamento”, prima dell’inserimento di Sberbank nella lista. Tra le persone “attenzionate” dall’Unione Europea, inoltre, figura anche Andrei Kozitsyn, il Ceo del gigante dello zinco e del rame UMMC. Il magnate è stato aggiunto all’elenco in qualità di importante uomo d’affari russo, ritenuto “coinvolto in settori economici che forniscono una sostanziale fonte di reddito al governo”. Secondo quanto trapela da Bruxelles, le misure sarebbero state prese con un sostanziale consenso tra i Ventisette. Questo potrebbe accelerare l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dell’Unione Europea entro il 21 luglio.

Ad un mese e mezzo dall’approvazione del sesto pacchetto di sanzioni, l’Ue, dunque, si appresta a prendere nuovi provvedimenti contro la Russia. Tra i vari provvedimenti concordati contro Mosca, viene stabilito il divieto di importare oro russo, con eccezione per quello contenuto negli articoli di gioielleria.

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