È durata un’ora e mezza a Istanbul la riunione a quattro fra Ucraina, Russia, Turchia e Onu che potrebbe contribuire allo sblocco dell’export del grano ucraino via mare. I delegati militari di Mosca e Kiev, vestiti in abiti civili, si sono seduti a discutere insieme ai delegati di Ankara e agli osservatori delle Nazioni unite in quello che è stato per loro il primo faccia a faccia da mesi. Alla fine dell’incontro, le delegazioni russa e ucraina hanno concordato nel creare a Istanbul un centro di coordinamento sui corridoi per l’esportazione di grano dall’Ucraina nel mar Nero. Lo ha affermato il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, come riportato dall’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Secondo Akar, nel corso della riunione si è raggiunto “un consenso sui controlli congiunti ai porti di partenza e destinazione e sulla sicurezza delle navi lungo le rotte di trasferimento“. Un piano, questo, che prevedrebbe anche la possibilità per la Russia di esportare grano e fertilizzanti.

Le quattro delegazioni torneranno a riunirsi la prossima settimana ad Ankara per portare a termine i colloqui. “Tutti i dettagli saranno esaminati e sarà siglato il lavoro svolto”, ha detto il ministro turco. Il segretario generale dell’Onu António Guterres, citato dall’agenzia russa Tass, ha parlato di “passi significativi” nei negoziati. “Il punto importante è che crediamo che ci sia qualcosa di positivo”, ha detto il suo portavoce Farhan Haq. A testimonianza dei progressi raggiunti, Guterres si è detto pronto ad andare ad Istanbul se si raggiunge un accordo sull’export del grano. Dall’Unione Europea, invece, è arrivata un’apertura sulle merci dirette all’exclave russa di Kaliningrad in Lituania, nodo che era stato motivo di tensione fra Russia e Bruxelles: la Commissione Ue ha chiarito che le merci russe sanzionate possono transitare, ma solo via treno. “Il transito di merci sanzionate su strada con operatori russi non è consentito dalle misure dell’Ue. Non esiste un simile divieto per il trasporto ferroviario, fatto salvo l’obbligo degli Stati membri di effettuare controlli efficaci”, è stato precisato negli orientamenti per gli Stati membri sul transito di merci dalla Russia, con particolare riferimento a Kaliningrad.

L’Ucraina è fra i maggiori esportatori al mondo di grano, mais e olio di girasole. La guerra, secondo quanto riferito dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha intrappolato all’interno del Paese circa 22 milioni di tonnellate di cereali, mettendo a rischio le forniture alimentari di molti Paesi in via di sviluppo. Una piccola parte del grano viene trasportata in Europa tramite ferrovie, strade e fiumi, mentre le quantità maggiori seguono le vie marittime. Intanto le forze d’invasione continuano intanto la loro lenta avanzata nel territorio nel Donbass. Le milizie dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, alleata di Mosca, hanno detto di avere conquistato la località di Seversk, nella provincia di Donetsk. Mentre i bombardamenti russi sono proseguiti nelle ultime 24 ore su diverse regioni lungo la linea che nell’est del Paese divide le forze di Mosca e quelle di Kiev.

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