E’ arrivata l’estate anche quest’anno e, come accade ormai ogni cinque anni da circa due secoli, nel piccolo comune piemontese di Sordevolo è già cominciata la rappresentazione della “Passione” di Cristo per rievocare puntualmente, ad opera degli stessi abitanti della piccola cittadina e con la collaborazione di tutte le autorità locali e regionali, l’estremo sacrificio compiuto dal Dio-fatto-uomo per mostrare all’umanità la differenza tra la pace proposta nel messaggio cristiano e l’esuberanza del dominio inseguito da alcuni uomini ubriachi di potere e ricchezza.

Quest’anno, perciò, con le immagini quotidiane dei massacri e delle rovine di intere città che ogni giorno tutte le televisioni nazionali ci mostrano puntualmente nel dovere dell’informazione, questa rappresentazione assume un aspetto ed una intenzione particolari: quella di meditare seriamente sulle ragioni e necessità che spingono ad una guerra.

Perché la verità è che nessuna ragione può giustificare l’orribile uccisione di migliaia di giovani, da entrambe le parti combattenti, bruciati vivi negli inutili carri armati o sepolti vivi sotto le macerie di ripari che non possono riparare nessuno contro lo scoppio delle moderne bombe, capaci di perforare anche il cemento più duro.

La guerra, oggi ancor più di ieri, non può risolvere nessun problema. Decine di migliaia di famiglie, in pochi mesi, sono ora in lutto per la perdita dei loro figli o coniugi, o amici e parenti. A cosa servono questi lutti se non ad aumentare l’odio degli uni contro gli altri? Potrà mai esserci pace vera dopo una politica di sterminio a questo livello? No, non può esserci. Ecco perché l’insegnamento cristiano di 2000 anni fa diventa perfettamente attuale anche dopo che siamo già andati sulla Luna e fatto tante scoperte tra le quali, purtroppo, anche molte che servono solo ad ammazzare più rapidamente chiunque capiti a tiro.

Ecco quindi che lo spettacolo teatrale che va in scena ogni lustro da giugno a settembre ad opera dei cittadini di Sordevolo, in un anfiteatro di circa 4000 mq, svolge in questa occasione una funzione non solo cristiana, com’è stato negli ultimi 70 anni circa, ma realmente pacifista sul piano politico, sociale e religioso insieme, perché ricorda a tutti, e in particolare a coloro che lo vorranno vedere e partecipare, che la pace non è un dono gratuito ottenuto per sempre. Quando la si è raggiunta occorre difenderla sempre con grande determinazione: o immolandosi sulla croce, come ha fatto Gesù Cristo nella sua veste umana o, visto che ben pochi oggi son disposti ad imitarlo, opponendosi solidalmente a chi la vuole calpestare.

La “Passione di Cristo” di Sordevolo (Biella) si propone quindi come una splendida occasione per partecipare ad una iniziativa che, in questa particolare occasione, non è solo religiosa o culturale ma anche, a pieno titolo, pacifista nel senso più profondo del termine.

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