Un noto alpinista, Claudio Ghezzi, 69enne di Missaglia (Lecco), ha perso la vita precipitando da una ferrata sulla Grigna Settentrionale (2410 metri), una delle vette più note del lecchese. Secondo una prima ricostruzione, poco prima delle 13 era arrivato sulla sommità della Grigna, al rifugio Brioschi (2.403 metri), quando è tornato sulla ferrata al sasso Carbonari per aiutare un’amica in difficoltà, perdendo l’equilibrio in un punto esposto e precipitando per decine di metri. A soccorrerlo sono accorsi l’elicottero dell’Areu (l’Agenzia regionale di emergenza-urgenza della Lombardia) e squadre del soccorso alpino, ma i medici non hanno potuto far altro che prendere atto del decesso avvenuto sul colpo. La ferrata, dove erano presenti numerosi escursionisti, è stata fatta evacuare e le persone accompagnate a valle.

Ghezzi era noto soprattutto come recordman di ascese fino alla vetta della Grigna – ne ha portate a termine oltre 5.600 dal 1975 a oggi – ma in passato si era avventurato anche in diverse spedizioni in Sudamerica e in Asia, tra Nepal e Tibet. Lo scorso anno aveva messo a segno l’ennesima impresa: partito a piedi dalla propria abitazione di Missaglia, aveva raggiunto la vetta percorrendo 85 chilometri di strada e cinquemila metri di dislivello. La sua prima esperienza internazionale risale al 1991, quando partecipò a una spedizione in Bolivia: poi Nepal, Pakistan, Cina, Tibet, Perù, Cile. Nel 2019 aveva salvato un 29enne bloccato sul Grignone senza ramponi. “La Grigna è la mia seconda casa“, aveva detto pochi mesi fa, al termine dell’ennesima scalata. Un amore a cui è rimasto fedele fino alla fine.

IL DISOBBEDIENTE

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