Per Audi il Fuorisalone della Milano Design Week, appena inaugurata, sembra essere diventata l’occasione per affinare, di anno in anno, la sua sintonia profonda con il capoluogo lombardo. Con l’edizione 2022, infatti, si compiono nove anni di presenza e attività a uno degli eventi più importanti della città, a cui tutta la community internazionale guarda. Senza dubbio un’occasione per il marchio di lusso tedesco di portare la sua evoluzione e l’idea di progresso della mobilità, del rapporto tra società e spazi, partendo ogni volta dalla re-interpretazione di (un simbolo di) Milano, anima complessa e schiva ma finestra spalancata sul mondo della creatività come poche altre.

E, di certo, un bacino ideale per seminare messaggi “metaprodotto”, che vadano oltre l’eccellenza di auto “all’avanguardia della tecnica”, come recita il claim dei Quattro Anelli, ma che parlino soprattutto di valori. “La nostra comunicazione e i nostri talk”, spiega il numero uno della filiale italiana Fabrizio Longo, “sono incubatori di idee, scambi di visioni su argomenti che apparentemente con l’auto non hanno a che fare ma che invece sono uniti ad essa da un fil rouge fatto di temi trasversali che riguardano cultura, etica, design, giornalismo, mobilità sostenibile e responsabile, innovazione tecnologica non fine a se stessa ma che preveda dei vantaggi tangibili per l’uomo. La nostra poliedricità si traduce in una modalità ascolto-scambio e nell’attitudine ad aprirci a sfide che non si esauriscono solo nel saper fare mobilità”.

Così, dalla raffinata via Montenapoleone all’arco della Pace, e dalla Torre Velasca – “torracchione di vetro e cemento” bianciardiano – a corso Venezia, Audi ha ora scelto The Medelan, il novecentesco complesso di piazza Cordusio, per aprire le porte della sua House of Progress, evoluzione del format Audi City Lab inaugurato per la prima volta nel 2014. Che, per l’appunto, diventa House of Progress in un upgrade continuo di contenuti e maturità. “La dimensione di questo evento travalica i confini italiani e diventa internazionale, e anche un’ispirazione per le attività del nostro marchio nel mondo”, come ha sottolineato nel corso della serata inaugurale Henrik Wenders, Chief Marketing Officer di Audi AG.

House of Progress è quindi lo spazio espositivo in cui il marchio dei quattro anelli permette al pubblico di entrare in contatto con il proprio concetto di re-design, non solo attraverso installazioni e anteprime di concept car – sono infatti esposte la nuova concept A6 Avant e-tron e la grandsphere concept –, ma anche attraverso la partecipazione a una serie di incontri a più voci sui temi di progresso e sostenibilità, che si terranno nel corso dell’intera settimana.

“Mai come oggi il concetto di re-design diventa un valore e rappresenta un driver per Audi”, prosegue Longo: “Per noi significa ridisegnare il nostro ruolo da abilitatori di mobilità ad abilitatori di cambiamento sociale attraverso l’applicazione tecnologica alla comunicazione tra le vetture e tra le vetture e le infrastrutture, per abbattere i costi sociali attraverso l’intelligenza predittiva. Dal disegnare le vetture partendo dagli esterni a progettarle dall’interno verso l’esterno per costruirle intorno alle esigenze dell’uomo e il suo benessere”. In questo senso va, ad esempio la collaborazione con gli specialisti del design di interni di Poliform.

Gli appuntamenti con Audi al Fuorisalone sono stati inaugurati dalla presentazione di “Fuoriconcorso quattro”, libro sulla storia ed evoluzione della nota tecnologia (ma anche filosofia) di trazione integrale illustrato proprio all’interno della House of Progress da Henrik Wenders, Chief Marketing Officer Audi AG, Guglielmo Miani, Presidente dell’Associazione Montenapoleone District e Mark Lichte, il responsabile del Design di Audi.

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