Al Gp di Spagna abbiamo visto una Ferrari competitiva che grazie anche al pacchetto di aggiornamenti installato ha compiuto un altro piccolo passo in avanti sul piano prestazionale. Nulla da dire alla squadra di Maranello su questo che ancora una volta ha dimostrato come stia lavorando bene e come la F1-75 sia una macchina ben riuscita e con un potenziale pari se non, in alcune condizioni, anche superiore a quello della rivale Red Bull.

La rossa esce però dalla Spagna, sesta gara del mondiale, non più leader nella classifica sia costruttori che piloti. Perché allora? Come mai? Cosa sta mancando al clan di Maranello? Credo sia legittimo farsi delle domande. Non basta dire, come ha fatto Binotto, che la Ferrari è la macchina più veloce se poi perde la testa del mondiale. Dopo il Gp di Australia Leclerc aveva un vantaggio di ben 46 punti su Verstappen, ora è dietro di 6 punti. In tre gare si sono persi addirittura 52 punti, non è forse il caso di interrogarsi sul perché?

Certamente il ritiro di Leclerc ieri ha contribuito, in un colpo solo, a perderne 25 ma non dimentichiamoci che Verstappen ha collezionato anche lui dei ritiri, ben due! Allora cosa manca? Nel conto delle vittorie ottenute siamo 4 a 2 per Verstappen e Leclerc ha ottenuto le sue vittorie quando Verstappen si è ritirato. Certo in quelle due occasioni l’olandese stava rincorrendo il monegasco ma non dimentichiamo anche che, se il campione del mondo in carica non si fosse ritirato, al netto del mancato ritiro in Spagna di Leclerc, sarebbe ugualmente leader del mondiale.

I motivi allora? Credo che siano da ricercare su una vettura che ancora oggi risulta essere poco gentile sulle gomme. Ieri al nono giro, quando Verstappen ha perso il controllo della sua vettura, il vantaggio era di poco più di 2 secondi e non sappiamo come la F1-75 avrebbe reagito al degrado se Verstappen fosse rimasto ad inseguirlo. I tempi sul giro di Leclerc sono saliti e non possiamo sapere se quelli di Verstappen invece sarebbero saliti anch’essi di più o di meno rispetto alla Ferrari di Leclerc. L’impressione, certamente, è stata quella di una Ferrari che presumibilmente avrebbe potuto contenere gli attacchi dell’olandese, considerando poi che sulla RB 18 funzionava, una volta sì, e due no, il DRS…

Inoltre ci sono gli errori strategici compiuti dal muretto Ferrari che ad Imola ha indotto all’errore Leclerc con una strategia d’attacco, mentre a Miami, il mancato cambio gomme in regime di safety car ha letteralmente buttato via l’opportunità di sopravanzare Verstappen. Con tanto di Horner felice e sorpreso dal mancato Pit di Leclerc, come dichiarato da lui stesso a fine Gp di Miami.

Il mondiale è lunghissimo certamente mancano tantissime gare ma se si perdono 52 punti quando si ha la vettura più competitiva, come dice Binotto (restano i miei personali dubbi sul passo gara) quando la Red Bull porterà anche lei un pacchetto di aggiornamenti più importante, cosa succederà? La Formula 1 è imprevedibile certamente, ma la matematica ed i numeri lasciano poco spazio alle interpretazioni e alla filosofia. “La Ferrari dopo 6 gare ha dimostrato di avere la macchina più veloce in pista” sì, ma ha perso la testa del mondiale sia piloti che costruttori, un successone!!!

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