Un voucher pari a 300 euro, distribuito senza alcun limite di Isee: è il bonus per internet veloce. Lo scopo è “ampliare il numero di famiglie che usufruiscono di servizi digitali utilizzando reti ad alta velocità ad almeno 30 Mbit/s, in linea con la Strategia Italiana per la banda ultralarga“: lo si legge sul sito del ministero per lo Sviluppo economico. In particolare, viene spiegato, “si è stimato che con un tale valore di contributo sia possibile coprire in media fino al 50% dei costi di un contratto che garantisca un servizio di connettività NGA ad almeno 30 Mbps per un periodo fino a 24 mesi”. La misura era già esistente, ma era soggetta a limiti di reddito: una prima fase di intervento riguardava infatti le famiglie meno abbienti (fascia Isee fino a 2omila euro). Ecco perché, ora, si parla di una Fase 2. In questo secondo caso i soggetti beneficiari del contributo sono le famiglie residenti sul territorio nazionale, prive di servizi di connettività o con servizi di connettività al di sotto delle prestazioni NGA (inferiori a 30 Mbps).

Il ministero per lo Sviluppo economico specifica che “affiderà ad Infratel Italia, soggetto attuatore della Strategia italiana per la banda ultralarga, le attività relative alla realizzazione e tenuta del Portale per la registrazione degli operatori, la gestione dei voucher, le verifiche rispetto a quanto dichiarato dagli operatori e dagli utenti beneficiari, le procedure relative ai rimborsi da riconoscere agli operatori”. Le risorse stanziate, si legge, ammontano a 407,5 milioni di euro suddiviso tra le singole regioni in base alla disponibilità di risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC). La fase due, oltre a incentivare la realizzazione delle opere di cablaggio verticale di condomini, cerca di spingere i cittadini all’uso dei servizi digitali.

Le tempistiche non sono ancora state definite: Infratel lancerà sul proprio sito una consultazione pubblica, che si concluderà il 31 maggio, con lo scopo di ricevere commenti e proposte. Al termine di questo periodo il piano della società sarà presentato alla Commissione europea. In seguito, un decreto del Ministero dello Sviluppo economico ne disciplinerà i tempi e le modalità di erogazione. Si legge inoltre nel testo che, al fine di evitare “il rischio che l’erogazione del voucher incida negativamente sulla dinamica della concorrenza tra gli operatori, non è previsto alcun obbligo, da parte del beneficiario, di rimanere vincolato al contratto per il quale è si è beneficiato del voucher”.

Articolo Precedente

Poste Italiane, i libretti postali ‘dormienti’ saranno estinti. C’è tempo fino al 21 giugno per dare disposizioni

next
Articolo Successivo

Esportazioni italiane in crescita del 23% a marzo ma vendite dimezzate verso la Russia. Inflazione rivista dal 6,2 al 6%

next