“L’alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, ha detto che le guerre sono sempre finite con vincitori e vinti sul campo. Ma stiamo scherzando? Io ho votato per l’aiuto militare all’Ucraina, ma voglio sentire che l’Europa lavora per un negoziato. Borrell e la von der Leyen non stanno dicendo questo. Si diano una regolata, perché non si sente più la parola ‘negoziato'”. Sono le parole pronunciate a Dimartedì” (La7) dal deputato di LeU, Pier Luigi Bersani, che aggiunge: “Lasciamo stare cosa vuole Putin. Noi cosa vogliamo? L’Italia, l’Europa, gli Usa vogliono fermare questa guerra? Sta venendo fuori questo dubbio. Gli italiani vogliono sentire la parola ‘negoziato'”.

Bersani riassume la situazione: “Noi tutti abbiamo detto che c’è un aggressore, la Russia, e un aggredito, l’Ucraina, che ha deciso giustamente di resistere. Abbiamo dato una mano con le sanzioni alla Russia, con gli aiuti umanitari, coi rifornimenti militari. Strada facendo, si è perso il perché facciamo questo. Il 62% degli italiani, infatti, vuole un negoziato con la Russia. Io dico che abbiamo fatto questo – conclude – perché un’Ucraina in piedi fosse in condizione di negoziare, di avere un ‘cessate il fuoco’, di arrivare a un compromesso nel quale si possa trovare una chiave di coesistenza tra Ucraina e Russia. A poco a poco, invece, è venuta fuori un’altra piega: qui si fa la guerra finché si vede un vincitore e un vinto. Quel che dice Gentiloni non è la stessa cosa che sostengono Borrell e la von der Leyen”.

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Guerra Russia-Ucraina, Gentiloni a La7: “Sacrosanto il negoziato con Mosca, ma non con la resa di Kiev. Intesa è unica via per accordo”

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