“Le argomentazioni di Davide Casaleggio sono davvero totalmente pretestuose. Le rimando al mittente. Il M5s ha chiarito il suo posizionamento in merito all’invio delle armi all’Ucraina e non ha mai detto di non sostenere il Paese. Abbiamo votato con convinzione il decreto Ucraina, ma come M5s abbiamo semplicemente detto che in una situazione economica critica come quella attuale stanziare 15 miliardi in due anni non ci sembra una priorità per il Paese“. Così, ai microfoni della trasmissione “Il caffè della domenica”, su Radio24, Alessandra Todde, vicepresidente del M5s e viceministra dello Sviluppo Economico, risponde alle taglienti accuse pronunciate ieri da Davide Casaleggio all’indirizzo del Movimento guidato da Giuseppe Conte.

Circa l’alleanza col Pd, Todde assicura che è assolutamente solida, ma puntualizzando una condizione: “C’è un lavoro per costruire un nostro posizionamento in campo progressista e per portare avanti temi comuni. Il rapporto tra Letta e Conte è stretto, confrontarsi non significa mettere in discussione le radici dell’alleanza. L’importante è che questo avvenga con riconoscimento e soprattutto con rispetto reciproco“.

La vice-titolare del Mise respinge poi le accuse da più parti lanciate contro il M5s per il suo vecchio no al Tap, il gasdotto che porta gas dall’Azerbaijan all’Europa: “Il M5s dovrebbe fare un ‘mea culpa’ per il no al Tap? Penso che le analisi ex post, fatte in condizioni completamente diverse da quelle che c’erano quando sono state condotte certe battaglie, siano complicate da discutere anche in termini di razionali. Ricordo che quando c’è stata la discussione sul Tap, negli anni in cui sono state date le autorizzazioni alle infrastrutture, era contraria al Tap quasi tutta la Puglia, a partire dal governatore Emiliano, che non è certo del M5s. La Puglia, peraltro – continua – non è un territorio come gli altri, ma ha una sensibilità ambientale particolarmente importante: è una regione che ha pagato in maniera molto forte il problema ambientale, come per il caso Ilva. In più, in quegli anni il gas era a buon mercato. Ci accusano di essere filorussi per quella nostra posizione contro il Tap? Questi discorsi, secondo me, lasciano un po’ il tempo che trovano, anche perché dal 2014 al 2021 le forniture di gas russo all’Italia sono state raddoppiate e il M5s è al governo dal 2018“.

Todde chiosa: ” La cosa importante che dobbiamo fare è differenziare le nostre fonti di approvvigionamento, valorizzando quello che può arrivare da altri Paesi, tenendo sempre presente che noi siamo comunque dipendenti da queste forniture. Quindi, la strada migliore da percorrere è, appunto, fare in modo che la nostra dipendenza diminuisca sempre di più, diversificando le fonti, il che ovviamente non serve per controllare il prezzo. Altra cosa importante – conclude – è aumentare in modo sostanziale e immediato la quota delle rinnovabili. In questo momento stiamo trattando con l’Algeria e con l’Azerbaijan. Stiamo pensando anche al cosiddetto Lng (gas naturale liquefatto, ndr) da rigassificare e proveniente da Paesi diversi, come il Qatar, l’Egitto, il Congo e il Mozambico”.

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