Sono in partenza per il Brasile dove l’Ambasciata d’Italia a Brasilia mi ha invitato a parlare della storia di Capannori, primo comune europeo a Rifiuti Zero nell’ambito dellaSettimana Verde che si svolgerà (presso l’Ambasciata) a Brasilia. L’evento che avrà luogo dal 30 marzo al 2 aprile sarà diffuso sul canale Youtube dell’Ambasciata.

Apprendo che la mia storia e quella del “piccolo” (ma poi non è così piccolo con i suoi 47.000 abitanti) comune di Capannori è oggetto di testi scolastici (in Francia e in Inghilterra) che invitano a seguire quell’esempio. Se ciò non fosse interessante si aggiunge un articolo sullo stesso racconto pubblicato su Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani tedeschi. Piccole storie di ordinario e tenace civismo diventano grandi narrazioni vincenti per un mondo in agonia che, non ancora uscito dalla pandemia del Covid, piomba nell’incubo della guerra in Europa ad un passo dal precipizio della guerra nucleare.

Abbiamo detto già altre volte che l’umanità è a un bivio: o la Rivoluzione Ecologica o una più o meno lunga agonia dell’inciviltà umana dell’usa e getta con la riduzione del Pianeta ad una sorta di supermercato dei “capricci umani”. È da qui che mi preme analizzare la guerra in corso con l’invasione di Putin e rimarcare la mia solidarietà al popolo ucraino aggredito da una logica anacronistica imperialista. Ma è da qui che dev’essere ribadito il No secco e forte al riarmo e alla sudditanza dell’Europa alla Nato; un’alleanza che avrebbe dovuto sciogliersi dopo la fine della guerra fredda e che invece ha attirato i popoli dell’est europeo a fare da strumenti per accerchiare geopoliticamente il “continente russo” considerati come “nuove frontiere del mercato”.

L’impegno di Draghi ad innalzare al 2% del Pil per le spese militari la dice lunga su di un governo che ha da tempo stracciato la Transizione Ecologica rivendicando nuove centrali a carbone e nuovi rigassificatori per il gas naturale liquido. Come temevamo la “priorità ambientale” è già un lontano ricordo a vantaggio degli imperi e degli interessi sporchi di sempre.

Noi non ci stiamo: esiste un’Europa diversa, per la Pace, contro il neozarismo di Putin ma anche contro tutte le alleanze militari. Appoggiamo a tutti i livelli l’appello del Papa contro ogni forma di riarmo quale segno di odiosa pazzia. I soldi devono andare per far Pace con il Pianeta e tra gli uomini!

Per questo il 22 aprile per la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day 2022), Zero Waste Italy invita tutti a mobilitarsi a fianco del Pianeta, contro tutte le guerre, a partire dall’Ucraina ma non solo; perché ci sono tante altre guerre dimenticate nel mondo! Fate l’amore, non la guerra e i rifiuti!

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