“Inviare le armi in Ucraina? E’ ineludibile, ineluttabile: bisogna farlo, perché ce lo chiedono gli ucraini“. Così Andrea Scanzi, conduttore del talk politico ‘Accordi&Disaccordi’, insieme a Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio, in onda sul Nove, ha risposto in merito ai dubbi sulla reale destinazione degli armamenti inviati in Ucraina, che potrebbero finire nelle mani dei mercenari presenti in forze nel Paese. “Io sono dominato dal dubbio da sempre, soprattutto da quando è cominciato questo conflitto, – comincia l’editorialista de Il Fatto Quotidiano – quindi non ho certezze sulla giustezza o meno di aver inviato armi. Ti confermo che se fossi stato in Parlamento, qualche settimana fa, in quel momento avrei votato sì e anche oggi voterei sì. Sulla logistica anche io ho dei dubbi, però se mi fai una domanda etica, morale, io non ce la faccio da europeo a fregarmene del dolore, della rabbia e dell’invasione subita dagli ucraini. Se gli ucraini mi dicono: ‘Ci stanno distruggendo il paese, aiutateci, inviateci delle armi’, io non gli posso dire: ‘Non te le invio perché se lo faccio allungherò la tua agonia, quindi arrenditi subito”. È folle questo ragionamento. Quindi, – chiosa Scanzi – da pacifista, da uomo di sinistra, purtroppo e sottolineo purtroppo, io sono d’accordo con quello che ho sentito pronunciare da Luigi Di Maio, perché mi sembra il male minore, mi sembra qualcosa di ineludibile, di ineluttabile, bisogna farlo, perché ce lo chiedono gli ucraini.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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