Un jet militare Aermacchi 346 è precipitato questa mattina sul Monte Legnone, in provincia di Lecco, al confine tra le province di Sondrio e Bergamo. Testimoni nella zona di Colico hanno riferito di aver visto una palla di fuoco schiantarsi sulla parete della montagna, sul versante lecchese, quello che dà sul centro montano di Pagnona. I due piloti, entrambi collaudatori, si sono paracadutati. Uno dei due (inglese) è morto, l’altro in gravi condizioni. Il boato è stato percepito distintamente in tutta la zona. Prima di schiantarsi l’aereo ha lasciato nel cielo una lunga scia di fumo. Il velivolo, di Leonardo, aveva già volato in passato: l’incidente sarebbe avvenuto, secondo quanto si è appreso, durante un’attività addestrativa finalizzata alla formazione di collaudatori.

Il jet ha attraversato l’Alto Lago di Como in direzione nord, entrando nel territorio della provincia di Sondrio per poi invertire la rotta, fino a schiantarsi nella zona del monte Legnone, 2.609 metri di quota. Non appartiene dunque all’Aeronautica militare, ma era in fase di collaudo post produzione. Era partito dalla base di Venegono, in provincia di Varese. Sul luogo sono arrivati gli equipaggi di Areu, Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino. Sul posto sono intervenuti due elicotteri del 118, da Como e Milano. Il primo è atterrato a Dervio (Lecco), il secondo ha iniziato a perlustrare la zona. Sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco di Lecco e di Sondrio.

Il velivolo è M-346, un jet utilizzato per addestramento militare. L’aereo, costruito dal gruppo Leonardo, ha un’apertura alare di 9,7 metri. Spinto da due turboventole Honeywell F124-Ga-200, il jet può raggiungere una velocità massima di 1.090 chilometri orari volando a bassa quota. Attualmente l’M-346 è in servizio nelle forze aeree di Italia, Repubblica di Singapore, Israele e Polonia. L’M-346 ha comandi di volo e avionica completamente digitali, “è equipaggiato con un sistema di controllo di volo fly-by-wire, una interfaccia uomo-macchina con display per la presentazione dati a testa alta e multifunzione (Mfd), comandi di tipo Hotas (Hands on Throttle And Stick) e funzionalità per la sicurezza volo come il Pars (Pilot Activated Attitude Recovery System)”, si legge sul sito di Leonardo.

Articolo Precedente

Al valico di Trieste, dove entrano 1200 ucraini al giorno: “In viaggio da una settimana. Corridoi? No, strade di campagna, 5 auto alla volta”

next
Articolo Successivo

“Armi da aeroporto civile di Pisa”: protesta del sindacato Usb. Il Centro interforze conferma: “Parte del sostegno a Kiev deciso da Camere”

next