Ci sono anche i droni Switchblade nel pacchetto di aiuti militari da 800 milioni di dollari deciso dagli stati Uniti in favore dell’Ucraina per contrastare l’avanzata dell’esercito russo. A confermare le indiscrezioni circolate nel corso della giornata di mercoledì è stato il senatore repubblicano Mike McCaul, membro della commissione esteri. Si tratta di piccoli missili teleguidati con la capacità di colpire con precisione a diverse miglia di distanza carri armati russi e posizioni di artiglieria. Nello specifico, i piccoli droni possono girovagare per circa 30 minuti prima di essere diretti verso il suo bersaglio da un operatore a terra, a decine di chilometri di distanza. L’apparecchio viene lanciato da un tubo, come un proiettile di mortaio. L’arma è stata usata per la prima volta in Afghanistan dalle forze delle operazioni speciali statunitensi e poi è stata adottata anche da esercito e Marine.

Gli Switchblade diventano così l’arma più all’avanguardia a disposizione delle forze armate di Volodymyr Zelensky: sono bombe intelligenti robotiche, dotate di telecamere, sistemi di guida ed esplosivi. Sono prodotti dall’azienda statunitense AeroVironment, in due varianti: la 300 e la 600. La variante 300 è progettata per attacchi mirati su persone, quella 600 per colpire e distruggere carri armati e altri veicoli con corazza: entrambi i droni possono essere programmati per colpire automaticamente bersagli a chilometri di distanza e possono essere guidati fino ad arrivare intorno agli obbiettivi. Il drone Switchblade 600 è capace di volare per 40 minuti e lungo una distanza di 50 miglia. McCaul ha detto anche che gli Stati Uniti stanno “lavorando con gli alleati” per inviare all’Ucraina più sistemi missilistici terra-aria S-300.

Articolo Successivo

Guerra Russia-Ucraina, l’aeroporto di Varsavia trasformato in un centro di accoglienza per i profughi – Video

next