“Abbiamo una forza produttiva che ci fa dire che problemi ai supermercati non ci saranno, dobbiamo dare un messaggio di speranza e tranquillità ai cittadini perché in questo momento non ci sono motivi per fare l’assalto agli scaffali dei supermercati“. Sono le parole del ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che, ospite della trasmissione “Il caffè della domenica” (Radio24), spiega: “Effettivamente ci sono materie prime che approvvigioniamo da alcuni Paesi che sono in conflitto o molto vicini al conflitto, e che hanno fatto scelte commerciali piuttosto discutibili come l’Ungheria. Siamo i maggiori produttori di grano duro al mondo. Non ho nessuna preoccupazione sul grano duro, né sul grano tenero, di cui importiamo dall’Ucraina una quantità che non può mettere in difficoltà il nostro mercato”.

Il ministro però puntualizza: “Forse è più preoccupante la questione del mais, visto che il 32% arriva dall’Ungheria. Ma l’unico vero grande elemento di preoccupazione è legato all’energia, che poi, a cascata, incide su tutte le produzioni. Condivido al 100% quanto detto dal ministro Cingolani, che ha attaccato i petrolieri e le speculazioni di mercato legate al prezzo del gas. Siamo di fronte a una grandissima speculazione su alcune materie prime – continua – sicuramente sui temi energetici, ma anche sui prezzi di alcuni beni agricoli come il grano. Bisogna trovare il modo per uscire da questa spirale, mettendo ad esempio un tetto europeo al prezzo del gas perché si porta a cascata il prezzo dell’energia elettrica e per assurdo anche quello delle energie rinnovabili. Questo è veramente surreale”.

Il ministro conclude: “Io sono molto spaventato per i produttori agricoli. C’è bisogno di un sostegno economico che difficilmente potremmo dare senza uno scostamento di bilancio. Lo stiamo dicendo anche come M5s da qualche settimana e non certo perché ci piace fare deficit. È evidente che ci sia il rischio del debito, ma questo rischio è più sopportabile ed è inferiore al rischio che le nostre imprese chiudano. Ed è un rischio che non possiamo assolutamente correre – chiosa – Credo che oggi uno scostamento di bilancio sia più che giustificato e necessario. Draghi e Franco restii? No, sono certamente attenti nella valutazione della necessità dello scostamento. È giusto che sia così, ma credo che questo sia un ragionamento che il Consiglio dei ministri farà molto a breve. Ho la sensazione che sia l’unica direzione possibile“.

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