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Sanremo 2022, top e flop della prima serata: Achille Lauro mostra i risultati di cinque mesi di palestra. Ana Mena? È un po’ come sparare sulla Croce Rossa

Cali di voce, momenti di incertezza, ammiccamenti sexy, standing ovation, brividi, canzoni che non hanno capo né coda e tanto altro della prima serata del Festival di Sanremo. La strada è ancora lunga e c'è ancora tanta fame di polemiche o colpi di scena che facciano alzare il borsino dei top e dei flop

di Andrea Conti

Si è alzato, finalmente, il sipario della 72esima edizione del Festival di Sanremo. I primi dodici Big in gara si sono esibiti e hanno svelato i brani inediti, tenuti segretamente (o quasi, vero Gianni Nazionale Morandi?) nel cassetto per diversi mesi. Conferme delle vigilia, qualcuno ha deluso le aspettative, l’ansia da prestazione fa brutti scherzi anche agli artisti più “navigati”, ma ecco i momenti Top e Flop della prima serata.

I MOMENTI TOP – Non era in gara a Sanremo, ma lo inseriamo nei momenti Top: la commozione di Amadeus davanti al pubblico in sala al Teatro Ariston. Noemi con “Ti amo non lo so dire” splende e sembra essere uscita da un film Anni 50 di Hollywood, poi con quella voce può cantare tutto. Gianni Morandi perché a 77 anni rimettersi in gioco con Jovanotti (“Apri tutte le porte”) è come andare a cento all’ora. La Rappresentante di Lista fa “ciao ciao” come fosse al ballo del liceo (coroncina compresa) e punta al podio. Michele Bravi per la rivincita presa sull’esclusione lo scorso anno, quando fu scartata “Mantieni il bacio”. I “Brividi” di Mahmood e Blanco. L’arrangiamento di “Insuperabile” di Rkomi (altra nota presente nei momenti flop). Dargen D’Amico perché suona la sveglia alle 23:26 con “Dove si balla” e potrebbe essere la vera sorpresa di questo Festival.

I MOMENTI FLOP – Achille Lauro mostra i risultati dei cinque mesi di palestra sull’isola, dove si è ritirato non per motivi spirituali e poi si auto-battezza. È “domenica” su tutti i fronti. Rientra nei momenti top, ma è nei flop perché scommettiamo sulla polemica in arrivo da L’Osservatore Romano. Il riferimento al battesimo di Gesù è lampante. A 27 anni riuscire a presentare un brano più vecchio di quello dell’82enne Iva Zanicchi? Yuman con “Ora e qui” ce la fa. La gita attorno all’Ariston con i Maneskin. Ranieri (“Lettera di là del mare”) è il feticcio sanremese. Intoccabile, ma ad essere onesti intellettualmente il grande artista non è stato precisissimo. Esprimere un giudizio sulla canzone di Ana Mena (“Duecentomila ore”) è un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Però eccezionalmente spariamo lo stesso. La mascherina da rapina indossata da Rkomi appena arrivato sulle scale (altra nota presente nei momenti top). Giusy Ferreri porta una canzone al “Miele”, ma l’abito è Made in China.

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