Dopo un gennaio senza piogge e con 25 giorni di smog oltre le soglie fissate per legge, a Milano febbraio comincia con un clima primaverile e un caldo record. Nella giornata di mercoledì la temperatura ha addirittura raggiunto i 20 gradi. Tra i fattori di questo brusco innalzamento della temperatura c’è il favonio, vento caldo che dalle Alpi sta travolgendo negli ultimi giorni il clima di tutta la Lombardia. La temperatura record, stando ai dati di 3Bmeteo, si è registrata infatti a Gropello Cairoli, nel Pavese: 23 gradi, percepiti 26.

È solo l’ultimo dei fenomeni a cui si assiste in questo inverno ‘anomalo’, insieme alla neve assente persino sulle Alpi e alla siccità che attanaglia il Nord Italia, con il ‘record’ del Po in secca come d’estate. La Pianura Padana sta soffocando e le previsioni dicono che bisognerà ancora attendere per avere qualche giornata di pioggia. È vero che il forte vento sta anche temporaneamente alleviando la situazione critica dovuta allo smog e ai limiti del Pm10 fuorilegge per l’effetto combinato di traffico e riscaldamento. A Milano infatti, nel solo mese di gennaio, sono stati 25 i giorni “rossi” in cui è stato superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo.

Il caldo record a Milano è arrivato oggi 2 febbraio a mezzogiorno, quando secondo Repubblica i termometri sono arrivati a segnare anche 21 gradi. 3Bmeteo segnala nel pomeriggio una temperatura di 19 gradi, percepita 20 gradi. Il servizio meteo dell’Aeronautica militare conferma i 19 gradi dalle 11 alle 15 di mercoledì. Da giovedì questi picchi di caldo anomali dovrebbe sparire, complice il cielo nuvoloso. Anzi, venerdì mattina potrebbe arrivare anche qualche goccia di pioggia. Non abbastanza, però, per mettere fine al periodo di siccità. Il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli a ilfattoquotidiano.it ha spiegato: “Periodi di siccità ci sono sempre stati, ma ad essere una novità è la combinazione tra siccità e aumento delle temperature”.

IL DISOBBEDIENTE

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