Nel quarto trimestre 2021 l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti, e del 6,4% nel confronto con lo stesso periodo del 2020. Lo comunica l’Istat nella sua stima flash, che risulta superiore alle previsioni e indica un’espansione sia nell’industria sia nei servizi, arretra viceversa l’agricoltura. “Dal lato della domanda – spiega ‘Istat – vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta”. In sostanza bene i consumi interne, meno le esportazioni. In virtù del dato dell’ultima parte dell’anno l’intero 2021 si chiude con un + 6,5% rispetto al 2020. Il fatto dell’ultimo trimestre regala al Pil uno “slancio” del 2,4% nel 2022, a tanto ammonta la crescita acquisita ossia quella che si otterrebbe a fine anno in caso di variazioni nulle da qui a dicembre.

Il confronto con il 2020 mostra il progresso più marcato dal 1976 ma conta fino a un certo punto visto che l’anno, caratterizzato dai lunghi periodi di lockdown, si era chiuso con una flessione del Pil vicina al 9%. Certo è che il dato italiano del periodo ottobre-dicembre è migliore della media della zona euro (+ 0,3% rispetto al terzo trimestre, + 4,6% su base annua). Meglio dell’Italia fanno Portogallo (+ 1,6%) e Francia (+ 0,7%). Da segnalare in negativo il dato tedesco (- 0,7%), nell’ultima parte dell’anno Berlino aveva però adottato misure severe per il contenimento della pandemia e il calo del Pil nel 2020 (- 4,6%) era stato molto più modesto di quello italiano.

“Voglio esprimere la mia soddisfazione per i dati sulla crescita che sono usciti oggi + 6,5% nel 2021. Sono il prodotto della ripresa globale, ma anche delle misure messe in campo dal governo, a partire dalla campagna di vaccinazione e dalle politiche di sostegno all’economia ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente del Consiglio Mario Draghi in apertura del Consiglio dei ministri. La crescita del Pil nel 2021 fa recuperare all’economia italiana “gran parte della caduta registrata nel 2020″ ed è dovuta anche alle misure “di sostegno a imprese e famiglie attuate dal Governo, al successo della campagna di vaccinazione e alle altre misure di controllo dell’epidemia da Covid-19”, afferma il ministero dell’Economia in una nota.

Secondo il ministero “La recrudescenza della pandemia sta causando un temporaneo rallentamento dell’attività di alcuni settori economici e il caro energia è un indubbio fattore di rischio. Tuttavia il quadro epidemico nazionale è in fase di miglioramento e il Governo è già ripetutamente intervenuto per attutire il rialzo dei prezzi di gas ed elettricità su imprese e famiglie. Ulteriori interventi sono in esame”. “Pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale – conclude la nota di via XX Settembre – l’obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del Pil superiore al 4%“.

“Con una crescita al 6,5% nel 2021 e un aumento del Pil che nel 2022 dovrebbe andare oltre il 4% “possiamo più che recuperare tutto il Pil perso nel 2020”. Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta parlando a Radio 24. L’Istat tuttavia non sottoscrive la previsione del ministro e spiega che rispetto a dicembre, quando aveva avanzato una previsione del 4,7%, ci sono cambiamenti importanti nelle informazioni disponibili, fra cui quelle relative alle restrizioni sanitarie.
“Non ci sentiamo in questo stadio di confermare o meno”, ha spiegato durante una conferenza stampa Giovanni Savio, direttore centrale della contabilità nazionale. “Vedremo nei prossimi dati. per ora non abbiamo informazioni congiunturali forti e consolidate rispetto al 2022”.

Il dato del Pil e l’incarico a Sergio Mattarella per un secondo mandato come presidente della Repubblica spingono piazza Affari, in rialzo dell0 0,7%, meglio delle altre borse europee. Scendono i rendimenti dei Btp a dieci anni, scesi dall’1,3 di venerdì all’1,2% di stamane. Il differenziale di rendimento rispetto agli equivalenti titoli tedeschi (spread) si riduce a 128 punti.

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