Come era prevedibile, non l’ha presa bene: in una lunga diretta pubblicata sulla pagina ufficiale del suo nuovo “partito politico”, il Fronte di Liberazione Nazionale, l’ex generale Antonio Pappalardo ha vivacemente contestato la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica, addirittura rivolgendogli un accorato appello perché si dimettesse.
Non aggravare la tua posizione, perché sei già abusivo – urla Pappalardo, citando l’articolo 85 della Costituzione – Stai commettendo un reato: due più due fa quattro. Le diamo un consiglio, Mattarella: prenda la sua borsa e se ne vada. Basta che si guardi questo mio video. Io darò incarico ai nostri legali di denunciarla ancora una volta. Se c’è qualche magistrato secondo cui io dico cose che non vanno bene, allora apra un processo contro di me, così ci confrontiamo”.

L’ex militare poi si scaglia contro “i giornalisti venduti che non capiscono un tubo”, “i magistrati che dormono”, Salvini, Berlusconi e la Meloni. E non risparmia neppure Sabino Cassese, Paolo Maddalena e Maria Cartabia (chiamata ‘Cartabianca’): “Perché le cose che sto dicendo non le dite anche voi? C’è anche Maddalena che ce l’ha a morte con me e non so perché cazzo ce l’ha con me. Maddalena, vai a leggerti la Costituzione! Ma poi Mattarella chi è? È Dio? Non capisce un tubo di diritto costituzionale”.
Nel finale, Pappalardo annuncia che il suo partito farà dura opposizione contro il Mattarella bis e tenta di chiosare citando Andrea Camilleri. Ma nella foga oratoria non riesce a ricordarsi il nome e chiede un suggerimento ai suoi amici.

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