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Vodafone e Iliad discutono l’unione delle attività di telefonia mobile in Italia. Il 2 marzo il nuovo piano industriale di Tim

Se i due gruppi dovessero unirsi disporrebbero di una quota i mercato nella telefonia mobile di oltre il 36% (7,7% di Iliad e 28,5% di Vodafone) on ricavi per 6 miliardi di euro. L'intesa con Vodafone potrebbe preludere a un "armistizio" nella guerra dei prezzi
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Il gruppo delle tlc francese Iliad e la britannica Vodafone stanno discutendo la possibilità di fondere le rispettive attività telefoniche in Italia. A darne notizia è l’agenzia Reuters. Se i due gruppi dovessero unirsi disporrebbero di una quota i mercato nella telefonia mobile di oltre il 36% (7,7% di Iliad e 28,5% di Vodafone) on ricavi per 6 miliardi di euro. Gli operatori in Italia scenderebbero da quattro a tre con Wind Tre e Tim. Iliad ha debuttato sul mercato italiano nel 2018 con una politica dei prezzi particolarmente aggressiva per conquistare clienti. Dal prossimo 25 gennaio il gruppo sarà operativo anche nelle linee fisse. L’intesa con Vodafone potrebbe preludere a un “armistizio” nella guerra dei prezzi con una maggiore attenzione ai margini di profitto. Lo scorso 13 gennaio l’amministratore delegato di Iliad Italia Benedetto Levi ha affermato che la società valuta anche l’opzione di un’acquisizione di un rivale. Sia Iliad sia Vodafone non hanno voluto commentare le indiscrezioni.

Questa mattina il nuovo amministratore delegato di Tim Pietro Labriaola ha affermato in un videomessaggio indirizzato ai dipendenti del gruppo che “Nelle prossime settimane continueremo lo sviluppo del piano industriale, e per il 2 di marzo presenteremo il nuovo piano industriale, il piano della new Tim. Io conto con tutti quanti voi e sono certo che, insieme, come abbiamo già detto, siamo in grado di fare tante cose”. Labriaola ha poi aggiunto: “È indubbio che la situazione non è certamente semplice, ma quello che mi dà più motivazione è i numerosi messaggi che ho ricevuto da tanti colleghi. Messaggi con i quali loro mi motivavano, mi motivavano a dover andare avanti perché sanno che insieme possiamo risolvere qualunque problema e la complessità ha sempre delle soluzioni”.

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