Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto che consente ai grandi elettori positivi di prendere parte al voto per l’elezione del prossimo Capo dello Stato. La misura arriva anche alla luce della lettera del presidente della Camera Roberto Fico indirizzata al governo in cui veniva chiesto, alla luce di quanto emerso dalla riunione dei capigruppo, un intervento normativo per consentire il voto.

In mattinata erano iniziati i lavori nel parcheggio di via della Missione, dove sono state collocate le strutture per consentire a senatori, deputati e delegati regionali di poter votare. Nell’area trasformata in un cantiere, sono stati montati diversi gazebo con struttura metallica e rivestimento di pvc bianco, all’interno dei quali si svolgeranno le operazioni di voto. Tuttavia non è ancora chiaro e non è stato stabilito se i grandi elettori potranno o dovranno votare rimanendo in auto (come ai drive in cui venivano fatti il tampone rapido anti Covid) o se voteranno normalmente all’interno dei gazebo, attenendosi alle norme di profilassi e sicurezza sanitaria.

L’ultima parola in materia la dovranno pronunciare i questori della Camera a cui spetta il compito di definire le regole logistiche e organizzative. Secondo quanto è stato anticipato ieri dalla conferenza dei capigruppo a Montecitorio, nell’area voto esterna ci saranno al lavoro due segretari d’aula e vari funzionari della Camera, per assicurare il rispetto delle norme regolamentari e garantire “la segretezza, la sicurezza e la contestualità del voto, le stesse che sono assicurate all’interno dell’aula, in coerenza con le disposizioni costituzionali dettate a presidio delle libertà dei parlamentari”, come è stato puntualizzato al termine della riunione.

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