Di sicuro non c’è il Tiziano, il pezzo più pregiato della sua collezione, un ritratto di Ippolito de’ Medici datato 1533 che potrebbe valere anche 5 milioni. E nemmeno l’Antea del Parmigianino o la Mona Lisa Nuda, che qualcuno dice possa essere addirittura di Leonardo. E nemmeno il ritratto della marchesa Casati Stampa, precedente inquilina di Villa San Martino. Tra i quadri che Silvio Berlusconi ha regalato a deputati e senatori ci sono i pezzi meno pregiati della sua collezione, le famose “croste” acquistate nelle televendite, che però sono andate a ingigantire la sua immensa pinacoteca che si dice arrivi a 30mila dipinti. Così smisurata che la vorrebbe rendere pubblica, in quel di Arcore appunto, con possibilità di visita nei fine settimana. Sono soprattutto Madonne, immagini della cristianità, sacre famiglie con bambino, ma anche nature morte, ritratti e vedute di Venezia (la sua vera passione). Peccato, però, che la maggior parte di queste opere sia stato acquistato non nelle aste ufficiali, ma nelle televendite notturne, dove, si sa, di solito non girano capolavori.

E’ una passione che l’ex premier coltiva da anni, pure quando stava a Palazzo Chigi. Nelle sue notti insonni, come lui stesso ha più volte raccontato, si mette davanti alla tv e, se vede qualcosa che gli piace, chiama e acquista. “Una volta volevo comprare un Van Dyck, telefono presentandomi con nome e cognome: sono Silvio Berlusconi… E io sono Napoleone, mi hanno risposto dall’altra parte”, ha confidato lui stesso a cronisti e parlamentari. Col tempo i canali di televendita si son fatti furbi e ora gli credono sulla parola.

I destinatari dei “capolavori” berlusconiani quest’anno sono aumentati: da una trentina sono diventati più di sessanta. Tanto che in molti ci hanno visto una precisa strategia in vista del voto per il Quirinale. Un senatore si è visto recapitare un pacco così grande che non entrava in ascensore. “Era un quadro gigantesco”, ha confidato. A Luigi Di Maio, invece, secondo quanto risulta, è arrivata una preziosa veduta di Venezia (ilfattoquotidiano.it ha chiesto conferma allo staff del ministro senza ricevere risposta in un senso o in un altro). Il ministro degli Esteri non è stato l’unico pentastellato cui l’ex Cavaliere ha reso omaggio. Ce ne sono anche altri, quasi tutti peones. Pare invece non abbia ricevuto nulla Giuseppe Conte, un tempo il grillino preferito da Berlusconi, che però non ha mai nascosto anche una simpatia per Di Maio. “E’ un ragazzo serio e preparato, magari ne avessi così anche in Forza Italia…”, si lasciò sfuggire all’inizio di questa legislatura.

“Berlusconi è in una condizione di pathos da collezionismo estremo. Io non gli do consigli, perché tanto non li segue…”, spiegò tempo fa Vittorio Sgarbi. Insomma, il Caimano si piazza davanti alla tv in ore ante lucane e compra di tutto, preso da smania da shopping compulsivo come nemmeno la Becky dei romanzi di Sophie Kinsella. Anni fa acquistò 180 tapis roulant della Technogym che poi regalò ai suoi parlamentari. Ma i suoi regali, come ha ricordato Gian Antonio Stella in un articolo sul Corriere, sono diventati un pezzo di costume politico degli ultimi vent’anni: dagli orologi Longines per gli uomini ad anellini e farfalline varie firmate Damiani per le signore. Dai sedici orologi regalati a Tony Blair, rimasti in capo a Downing Street, al “piccolo dono molto apprezzato da Angela Merkel” di cui non si sa di più. Ma c’è stato il tempo anche delle cravatte di Marinella, personalizzate “per Silvio Berlusconi”, con cui sono stati omaggiati politici, ospiti e cronisti nel clou dell’epopea berlusconiana. Per non parlare dei regali fatti a ragazze e olgettine varie, ma lì sconfiniamo in ben altri campi (case, auto, denari, ancora oggetto di indagini e processi). Ma i regali Berlusconi li ha anche ricevuti, come il famoso lettone di Putin, che davvero giunse con tanto di catafalco a Villa Certosa, in Costa Smeralda. Fino al regalo che gli fece tal Katarina Knezevic, ex miss Montenegro, che in un’intervista a Oggi nel 2010, confessava con candore: “Cosa ho regalato a Berlusconi per il suo compleanno? Me stessa…”.

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