Il 22 agosto del 1771 Rousseau scrive a Madame Delessert che “a ogni età lo studio della natura smussi il gusto dei divertimenti frivoli, prevenga il tumulto delle passioni e porti all’anima un nutrimento benefico, ricolmandola del più degno oggetto delle sue contemplazioni”. Questo passaggio “naturale” del Rousseau botanico ci consente di contemplare un volume edito da Aboca ricolmo di suggestioni e di paesaggi dell’anima intorno alla ragione propria dell’arte che trasmette incanto e stupore.

Attilio Brilli ci dona delle pagine affascinanti racchiuse in un’opera di rara bellezza e sensibilità. La più bella pittura del mondo è il titolo principale che anticipa due sottotitoli che aprono già scenari infiniti come finestre sull’arte e sul mondo. In questo senso, tutto si estende pur essendo circoscritto in Piero della Francesca nelle parole e nello sguardo di scrittori, poeti, artisti. Parole e sguardo, due contesti speculari. Il genio di Sansepolcro continua a illuminare e a stupire con una forza espressiva di una portata esemplare e multidisciplinare.

E ancora: Piero della Francesca, come Dante e Giotto, è un contemporaneo il cui messaggio severo propone una visione dell’uomo e della storia capace di ingenerare un’inedita consapevolezza del presente. Ebbene questo “sottotitolo” ben si adegua non solo alle opere ma anche all’operato del professor Brilli per la sua capacità di narrare ogni viaggio con una larghezza di vedute di ampio respiro per rendere qualsiasi racconto un momento speciale, unico, esclusivo.

E in questo libro dalla confezione elegante e di enorme sensibilità il primo piano della Madonna del Parto consente al lettore di leggere questa opera d’arte di immensa bellezza, avendo a disposizione una porzione di questo mirabile affresco da portarsi dietro per nobilitare case, librerie, biblioteche. Basta appoggiare il volume su qualsiasi superficie per catturare l’attenzione del visitatore: sì, del visitatore, perché chi possiede il libro ha la possibilità di avere un museo portatile per tutta la bellezza delle parole e delle immagini.

Natura, letteratura, poesia e arte. Tutto si unisce in questo testo prezioso come un ricamo portando all’anima un nutrimento benefico per le altissime contemplazioni, delicate e sublimi. Attilio Brilli, al pari di Rousseau, innova il panorama editoriale e non solo italiano con un prodotto di emozionante qualità. Una sospensione inattesa di piacevole nostalgia: la Madonna del Parto continua a generare brividi come quelli di una prima notte di quiete. Ed è proprio la quiete che consente al lettore di respirare l’aria pulita di queste mirabili pagine.

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L’uomo non attacca più il corpo del nemico: ne colpisce l’ambiente. Vi ricorda qualcosa?

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