In Germania non ci sarà un lockdown prima di Natale come in forme diverse succede in Olanda e in Austria. “Ma avremo una quinta ondata, perché abbiamo oltrepassato un numero critico di infezioni Omicron. Questa ondata non può più essere completamente fermata”, ma può essere combattuta “con i vaccini obbligatori. Questa è la mia ferma convinzione”. A dirlo è il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, intervistato dalla tv Ard. Proprio ieri i ministri della Sanità dei laender tedeschi avevano chiesto regole più severe per i viaggiatori in entrata nel Paese. In particolare Berlino ha imposto restrizioni agli ingressi da Francia e Danimarca, dichiarate zone ad alto rischio Covid. Per Lauterbach l’obiettivo a questo punto è “proteggere coloro che altrimenti sono particolarmente a rischio” rilanciando la campagna vaccinale ed educare le persone su ciò che è possibile durante le vacanze e su ciò che non lo è. “La mia preoccupazione ora è portare avanti la campagna di richiamo e la prima campagna di vaccinazione il più rapidamente possibile, senza burocrazia e alla massima velocità”.

Il Paese che tutto il mondo sta guardando è il Regno Unito, dove i casi di Omicron sono stati 12.133 in 24 ore, in aumento rispetto ai circa 10mila di ieri. Il totale dei contagi accertati con la nuova variante del Covid-19 sale a 37.101. “Potrebbe essere troppo tardi per rispondere” a questa variante dice il ministro della Salute britannico Sajid Javid, poiché i casi di questa variante nel Regno Unito sono già molto diffusi. “Ci sono ancora molte cose che non sappiamo della variante” aggiunge: “Dobbiamo essere lucidi sulla sfida che Omicron presenta. La nostra strategia da quando è emersa è stata e rimane quella di guadagnare tempo affinché i nostri scienziati possano valutare la minaccia e costruire le nostre difese”.

Intanto, dopo che ieri l’Olanda ha annunciato il lockdown nel Paese, oggi è toccato alla Danimarca inasprire le misure per far fronte all’aumento dei casi. Come riferito dalla Bbc, per tutto il mese ci sarà uno stop a teatri, cinema e parchi di divertimento. Caffè e ristoranti dovranno chiudere alle 23 e i negozi non potranno vendere alcolici dopo le 22. Saranno imposti dei limiti anche al numero di persone ammesse nei negozi a seconda dello spazio.

La situazione preoccupa non poco anche negli Stati Uniti. Per il direttore del National Institutes of Health, Francis Collins: il rischio per gli Stati Uniti è di un milione di nuovi casi al giorno. In un’intervista rilasciata al suo ultimo giorno alla guida dell’istituto del quale è al timone da 12 anni dice tra l’altro: “Lo so che la gente è stanca. Ma il virus non è stanco di noi, sta trovando il modo di cambiare ogni paio di mesi, di diventare più contagioso”.

Intanto nel Paese si comincia a cancellare feste di Natale e lezioni in classe e a ridurre le presenze in ufficio. Le aziende rivedono i loro piani. Molte optano per gli auguri di Natale in formato virtuale per evitare la diffusione del virus. E anche Wall Street, fra le prime a rientrare in ufficio dopo l’emergenza iniziale, è costretta a tornare sui propri passi. Goldman Sachs nei giorni scorsi ha ordinato ai dipendenti di cancellare i party in programma, mentre JPMorgan ha invitato alla cautela nei festeggiamenti. Cnn ha chiuso gli uffici al personale non essenziale: “Se il vostro lavoro non richiede la presenza, per favore lavorate da altre parti”, ha detto il presidente Jeff Zucker in una comunicazione ai dipendenti. Cnn – ha aggiunto – effettuerà modifiche anche negli studi di registrazione “minimizzando il numero di persone presenti”. Harvard ha spostato online tutte le lezioni per le prime tre settimane di gennaio.

Articolo Precedente

Filippine, edifici e case distrutte al passaggio del tifone Rai: quasi 100 morti – Video

next
Articolo Successivo

Coca Cola fa la guerra agli indio colombiani per fermare la birra Coca Pola: “Uso improprio del marchio che confonde i consumatori”

next