“Vedo che Giuseppe Conte spesso fa errori che come M5s abbiamo già fatto in passato. Invece deve ascoltare chi ha fatto la storia del Movimento, non si può archiviare per dire che ‘dobbiamo diventare un’altra cosa’. Questa storia va rivendicata con orgoglio”. A dirlo Vincenzo Spadafora, deputato pentastellato e già ministro per le politiche giovanili e lo sport nel Governo Conte II, nel corso della presentazione del suo libro ‘Senza riserve‘, edito da Solferino, presentato a Roma insieme al numero due della Lega, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e al titolare del dicastero della Cultura, il dem Dario Franceschini.
In vista del passaggio delicato del voto per il Quirinale, Spadafora è tornato ad avvertire il presidente M5s: “Deve convocare quanto prima i deputati e senatori, non è una decisione che può prendere in solitaria, altrimenti il rischio è che si arrivi al tavolo delle trattative senza rappresentare tutto il Movimento”, ha spiegato.
Per poi tornare a pungere Conte anche sulla linea soft tenuta nei confronti del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che sogna il Quirinale. “Per Conte ha fatto anche cose buone? – taglia corto Spadafora – Mai avrei pensato che si sarebbe dovuto chiarire che non è il nostro candidato”. E anche Riccardo Fraccaro, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Conte II, rivendica: “Io non avrei mai detto che Berlusconi ha anche fatto cose buone, ma non è voluto scivolare nel terreno dello scontro, una via diplomatica”.
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