Aveva falsificato la certificazione di vaccinazione anti-Covid della moglie e temeva di essere arrestato e che per questo motivo gli fosse revocata la responsabilità genitoriale. È questo il movente, spiegato in una lettera d’addio trovata in casa, che ha spinto l’insegnante di 40 anni a uccidere tutta la famiglia in Germania prima di togliersi la vita. Lo scrive la Dpa, che cita il procuratore che si occupa dell’inchiesta. Sabato erano stati trovati i cadaveri della coppia e dei tre figli in una casa del Brandeburgo, con ferite da taglio e da proiettili.

Secondo quanto riportano alcuni media tedeschi, Devid R. aveva contatti con i no vax e con i cosiddetti Querdenker (il movimento di protesta anti-Covid che raggruppa negazionisti, scettici e antivaccino) in diverse chat. Secondo l’emittente Rbb aveva anche personalmente falsificato moltissimi certificati. La falsificazione del certificato vaccinale della moglie era stata scoperta dal datore di lavoro della donna e la coppia temeva le conseguenze penali. I due genitori erano inoltre angosciati dall’idea che le autorità giudiziarie potessero togliergli i figli, secondo quanto riferito dal procuratore Gernot Bantelon. Per questo motivo, il padre avrebbe sparato ai bambini di 4, 8 e 10 anni, alla moglie e poi si è tolto la vita. In casa è stata trovata una pistola. Di solito l’autore di eventi simili soffre di gravi disturbi mentali, come quello narcisistico-paranoide della personalità, spiega la direttrice della clinica di psichiatria e psicoterapia della Charitè di Berlino, Isabella Heuser. Di sicuro la paura e l’ansia hanno prodotto insieme l’effetto paradossale di avverare il peggiore degli scenari possibili.

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