Musica

Kekko dei Modà: “A volte dubito persino di saper ancora cantare, ho passato un brutto periodo. Oggi auguro a tutti noi ‘Buona Fortuna’. Il Festival di Sanremo? No grazie, è un tritacarne”

L'amore di un padre e quello per la compagna di vita da 23 anni, i bulli del Web, la paura per il lockdown e il blocco dello scrittore, il timore di non saper più cantare e la voglia di rimettersi in forma per il nuovo tour. Kekko Silvestre dei Modà si racconta in occasione dell'uscita del nuovo progetto discografico “Buona Fortuna – Parte Prima”

di Andrea Conti

I Modà hanno deciso di rompere il silenzio musicale a due anni anni di distanza dall’ultimo album “Testa o croce”, con il nuovo progetto discografico “Buona Fortuna – Parte Prima”. In primavera in concomitanza con la partenza del tour uscirà il secondo capitolo. Nel disco tra i sei brani l’amore paterno di “Non ti mancherà mai il mare” per Gioia e un augurio personale come in “Buona fortuna buona vita buona luna”, brano che ha permesso all’autore di rivivere un momento di debolezza, uno di quelli da cui si vorrebbe scappare e non tornare più indietro. A chiudere l’Ep “Scusa se non lo ricordo più”, una storia segnata dall’Alzheimer dove il protagonista, all’inizio della malattia, alterna momenti di totale buio a momenti di lucidità. Una storia ispirata al rapporto tra Lino Banfi e la moglie sfortunatamente colpita da questo terribile male. Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria) porteranno dal vivo i brani di questo nuovo progetto discografico nel tour che li aspetta il prossimo anno. La band ripartirà dalla sua Milano il 2 maggio 2022, recuperando in questo modo le date annullate a causa della pandemia nel 2020.

“Il titolo si riferisce alla voglia di riscatto dopo un periodo, come questo che dura da due anni ormai, vissuto con difficoltà dalla gente. – ha raccontato Kekko Silvestre – Durante il lockdown ho mollato la presa perché la negatività mi è entrata dentro. Ho vissuto proprio male quel periodo e mi sono spaventato tanto. Non ho più scritto. Poi piano piano abbiamo ripreso a lavorare ma lo facevo a distanza. Ho registrato da solo i cori e comunicavo con la band via i-Pad. Tutti hanno bisogno di una buona dose di fortuna per ripartire e cantare la ripresa e il riscatto in una canzone ci sembrava un’ottima cosa per ripartire. Non ho mai creduto alla sfortuna, non sono molto superstizioso”.

“C’è tanto Francesco e c’è tanto papà in questo disco e in ‘Non ti mancherà mai il mare‘ dico a mia figlia non solo di non commettere i miei stessi errori ma di vivere la vita più fuori possibile. – ha continuato il leader della band – Mi sono chiuso molto in questo periodo tra problemi personali e altro, inoltre ho vissuto il senso di colpa a causa della sensazione di poter in qualche modo influenzare mia figlia con le mie paure. È fondamentale per noi genitori trasmettere i valori ma devo essere liberi di vivere la loro esistenza. La vita è dentro noi stessi e a Gioia dico di non fare come me che mi sono chiuso dentro ma di vivere fuori le mura domestiche. Io sono pazzo di mia figlia è una bravissima cuoca e a nove anni fa delle torte buonissime. Sono molto attento alla sua educazione, la accompagno sempre a scuola. Le ho insegnato di stare sempre dalla parte dei deboli e di proteggerli dai bulli. Non voglio che lei si aggreghi ai prepotenti, non lo tollererei per niente. Lei lo sa. Il bullismo nella vita reale come sul web non lo tollero”.

C’è gente senza licenza che semina cattiveria gratuite a destra e manca. Finché succede a noi che abbiamo 20 anni di carriera di alle spalle, sappiamo discernere le critiche tra chi è un ignorante o chi ne capisce di musica. – continua Kekko – Ma ci sono persone fragili che non sanno come rispondere e, in alcuni casi, compiono gesti estremi. Bisogna proteggere queste persone ed educare meglio i nostri figli e far notare cosa è giusto e cosa è sbagliato a chi ci circonda. Non dobbiamo rimanere in silenzio”.

Non manca l’amore e non solo nell’ottica positiva e ottimistica. “In ’22 metri quadri’ e ‘Fottuto Inverno’ racconto della fine di una storia d’amore. Alla mia compagna Laura con la quale condivido 23 anni di vita, ho dedicato le mie canzoni più belle ma il nostro rapporto ha vissuto anche momenti difficili. Come quando nel 2009 mi ha lasciato e mi sono isolato, ho vissuto davvero chiuso in casa. Non ho voluto nascondere nulla e per questo ho pescato nei miei ricordi le emozioni per raccontare anche l’altra faccia dell’amore”.

C’è il Festival di Sanremo tra i progetti futuri? “Non mi sento pronto per tornare su quel palco perché è un tricacarne ma capisco che sia fondamentale per posizionarsi bene. I nostri Sanremo me li ricordo molto molto bene: giorni duri e poi in quelle serate devi pure esibirti. Oggi sono cambiate molte cose, non riesco più a dormire negli hotel, perdo la pazienza più spesso, mi manca mia figlia e ho paura di non arrivare fino in fondo. Per fare Sanremo devi volerlo veramente. Sanremo non è solo cantare ma promuovere qualcosa di importante… Avrei anche un brano stupendo che ho scritto per Laura ma lo pubblicherò nella seconda parte del nostro album”. Nel 2022 c’è sicuramente un tour: “Spero di essere ancora in grado di cantare, ci sono momenti in cui dubito saperlo fare. Sono momenti di sconforto dopo due anni di fermo e sei in preda alla tristezza di non avere più l’ispirazione. E poi la pandemia, la noia di stare in casa senza fare nulla, ti portano ad arrendersi. In questo momento non ho brivido ma a marzo quando inizieremo le prove quando mancherà un mese e mezzo al tour cambierà tutto. Mi allenerò anche molto perché fa bene anche a livello mentale e mi piacerebbe portare qualcosa di nuovo alla nostra gente”.

Kekko dei Modà: “A volte dubito persino di saper ancora cantare, ho passato un brutto periodo. Oggi auguro a tutti noi ‘Buona Fortuna’. Il Festival di Sanremo? No grazie, è un tritacarne”
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