“Buongiorno a tutti, patrioti”, esordisce così Giorgia Meloni, ostentando un ottimo spagnolo, sul palco della convention di Vox, il partito spagnolo di ultradestra. Così, domenica mattina, mentre in Italia imperversa la polemica sui disordini che hanno frastornato la Capitale nella giornata di sabato, culminata con l’aggressione fascista alla sede nazionale della Cgil, la leader di Fratelli d’Italia a Madrid tiene il suo discorso tutto “Dio, patria e famiglia” con tanto di riedizione tradotta dell’ormai celebre “Io sono Giorgia”. E in un passaggio del suo intervento sottolinea un concetto e senza troppi giri di parole condanna le spinte separatiste. Un chiaro ammiccamento ai padroni di casa, ma Meloni si spinge oltre, noncurante degli imbarazzi che potrebbe provocare in casa Lega: “Da italiana vi chiedo scusa per il doloroso comportamento dell’Italia nel caso della detenzione di Puigdemont in Sardegna”.

Il riferimento è a quanto accaduto nelle scorse settimane: Carles Puigdemont, ex presidente della Catalogna che aveva lanciato e sostenuto il contestato referendum indipendentista e, per questo, ufficialmente ricercato dalla giustizia spagnola che vorrebbe processarlo. Atterrato ad Alghero, dove era atteso per un convegno, era stato trattenuto alcune ore e poi rilasciato. Nei giorni scorsi la Corte di Appello di Sassari ha sospeso la sua estradizione chiudendo la partita che rischiava di innescare una crisi politica in Spagna.

In Sardegna, la scarcerazione di Puigdemont è stata accolta con gioia anche dalle istituzioni. Primo tra tutti il presidente Christian Solinas, che ha rivendicato un rapporto di amicizia fraterna con il popolo catalano. Anche un gruppo di leghisti, capitanati dal deputato Eugenio Zoffili, si era precipitato sull’isola per stringere la mano all’ex leader catalano, con tanto di foto ricordo e dichiarazione di solidarietà: “Ho incontrato l’eurodeputato ed ex presidente della Catalogna – aveva dichiarato il leghista in una nota – per esprimere la mia solidarietà e ascoltare di persona la sua ricostruzione degli eventi precedenti e successivi al suo arresto in Italia”. Soprattutto in queste ultime settimane, pare che al netto delle spinte nazionaliste di Salvini, nella pancia della Lega pulsi ancora lo spirito indipendentista di un tempo.

Con la dichiarazione pronunciata sul palco di Vox, domenica Giorgia Meloni ha innescato l’ennesimo cortocircuito di queste settimane nel centrodestra, tralasciando che in Sardegna i consiglieri del suo partito siedono nella stessa maggioranza di Christian Solinas e la sbandierata unità di intenti con la Lega di Salvini, la stessa in cui militano tanti dirigenti che per anni (e forse ancora oggi) hanno professato l’indipendenza della Padania.

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