Ad Antonio Pappalardo, leader dei gilet arancioni e ora portabandiera delle istanze no green pass, sono stati revocati i gradi di generale. Lui contesta la regolarità del provvedimento e se la prende con il ministero della Difesa e i vertici dell’Arma, definendoli “cialtroni”.

Dopo le premesse di rito, con tono perentorio avverte: “Non mi chiamate per cortesia generale, perché mi mettete in difficoltà. Mi dovete chiamare onorevole, perché sono stato sottosegretario di stato o deputato della Repubblica, chiamatemi eventualmente maestro perché sono un compositore musicale, sono un maestro molto apprezzato. Un fatto è certo, o Antonio Pappalardo o dottore o onorevole, io il 20 ottobre li vado ad arrestare”. E poi insiste: “Questi cialtroni hanno le microspie, hanno le registrazioni e cercano di mettermi in difficoltà. Non mi rompete più le scatole”.

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