“Prometto che ti darò il mondo” è il primo libro di Giulia Lamarca, travel blogger in carrozzina, attivista per i diritti delle persone con disabilità in primis sul turismo accessibile per promuovere i luoghi accessibili e senza barriere architettoniche. Combatte da anni una battaglia di civiltà per rivendicare il diritto al volo anche delle persone in carrozzina, evidenziando e denunciando vari problemi come la mancanza di bagni accessibili in aereo e le cattive modalità di trattamento delle carrozzine quando poste in stiva. Lamarca ha creato, tra le varie cose, un blog, un profilo Instagram seguito da 124mila follower e un canale YouTube rivolti a tutti per raccontare i suoi molti viaggi accessibili in ogni angolo del mondo. Lavora anche per sviluppare una maggiore inclusione nelle aziende per i lavoratori disabili attraverso corsi e incontri formativi con i datori di lavoro.

Le tematiche del suo libro sono diverse, si passa dall’elaborazione di un trauma, all’accettazione del proprio corpo, passando per l’importanza del viaggio come strumento di crescita personale e di apertura verso le altre culture. All’interno c’è anche la storia di un amore che fa sognare ma soprattutto fa riflettere sulla crescita di una coppia, ogni capitolo di ogni viaggio è caratterizzato da una tematica specifica e la storia di Giulia Lamarca fa da specchio per essere quella di chiunque. “L’idea di scrivere un libro nasce due anni fa dall’esigenza prima di tutto di mettere nero su bianco la mia storia, per me stessa e poi per metterla a disposizione degli altri” dice a Ilfattoquotidiano.it Lamarca. “Mi sono sempre chiesta cosa volessi lasciare al mondo di mio? E un libro mi sembrava il miglior modo di poter comunicare e arrivare alle persone. Inoltre ho sempre desiderato diventare una scrittrice, infatti ci tengo a sottolineare che l’ho scritto di penna mia” aggiunge l’autrice.

Lamarca, 29 anni, è psicologa, formatrice aziendale e content creator. Nel 2020 è intervenuta al TEDx Torino con un discorso intitolato “Come superare i propri limiti e farne una risorsa”. Insieme al marito Andrea viaggia da ormai un decennio in giro per i cinque continenti, raccontando le sue esperienze prima sul blog My travels: the hard truth e poi sui social. “Il libro (pubblicato da De Agostini)”, racconta l’autrice, “ha due obiettivi principali: il primo è mettere ordine a un percorso di vita durato 10 anni e usarlo quasi come uno strumento di terapia, il secondo è che volevo che le persone potessero usare la mia storia per capire aspetti diversi di se stessi. La carrozzina in tutto il libro è una grande metafora dei limiti delle persone. Nel mentre che scrivevo ho scoperto di essere in dolce attesa e proprio lì che, a metà libro, un po’ l’obiettivo è cambiato, ho iniziato a pensare che poteva essere anche una promessa per un futuro migliore. È proprio da questa scoperta che è nato il titolo ‘Prometto che ti darò un futuro’”.

Si tratta di un testo rivolto a tutti. Attraverso il racconto dei suoi viaggi, Lamarca ripercorre la sua vita: una storia che parla di disabilità, ma soprattutto di amore, perseveranza e libertà. Un racconto che evolve immerso in un variegato mondo di contraddizioni, difficoltà ma anche bellezza e sfide vinte. Lamarca aggiunge che “è un libro adatto per farne un film. L’ho scritto anche pensando e sperando che prima o poi potessero trasmetterlo al cinema, un film per giovani ma anche per adulti, di quelli che riescono a diventare argomento di discussione a tavola nelle famiglie. Qualcosa che possa unire, che dicesse al mondo che i limiti sono fatti per essere varcati, che l’amore esiste ancora, basta volerlo costruire ogni giorno”. Si definisce una “changemaker” e progetta di intraprendere un giro del pianeta per promuovere un cambiamento globale che permetta a tutti di godere liberamente di quanto di bello ogni luogo ha da offrire. Lamarca conclude affermando di “credere davvero che questo libro sia un atto di umanità, vuole ricordare alle persone che siamo tutti deboli e tutti forti. Che ognuno di noi ha la possibilità di trasformare la sua vita in qualcosa di meraviglioso”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giulia Lamarca (@_giulia_lamarca)

Articolo Precedente

Referendum Svizzera, vince il sì ai matrimoni gay con il 64%. Si vota anche per tassare grandi capitali

next
Articolo Successivo

Patrick Zaki, la seconda udienza del processo e un amaro paradosso

next