È polemica sulle ultime dichiarazioni pronunciate dal leader della Lega, Matteo Salvini, nella trasmissione “L’aria che tira”, su La7. Intervistato da Myrta Merlino sulla sua contrarietà al green pass, il senatore leghista avanza sul legame tra vaccini e varianti una tesi confutata immediatamente smentita dagli scienziati.

Rispondendo con toni piccati alla conduttrice, che tenta di contestare la sua posizione, Salvini afferma: “Vogliamo provare a fare informazione corretta? Le varianti nascono come reazione al vaccino. Il tampone è il metodo più sicuro per individuare un positivo. Il virus si diffonde perché ci sono non vaccinati? Lei sbaglia, mi dispiace. Ma lo possiamo dire? Io sono vaccinato, posso prendere il virus e posso trasmetterlo. Stiamo parlando della salute, non dobbiamo dare notizie sbagliate – continua – In Israele, che il Paese più vaccinato al mondo, ci sono migliaia di casi e stanno arrivando alla terza dose. Il vaccino serve, ti salva la vita, ma non ti rende immortale. E il mio problema non sono i non vaccinati, ma il virus che varia. Io invito e non obbligo chi non si è vaccinato a farsi il vaccino. Ma è mio dovere mettere a disposizione i tamponi gratuiti o a prezzo calmierato per tutti”.

Durissima la reazione degli esperti, da Roberto Burioni (“Voi capite perché sono scoraggiato?”) a Massimo Galli (“Il senatore Salvini deve parlare delle cose che sa e non di cose orecchiate in giro, lasci stare i vaccini che salvano le vite e oggi sono l’unico strumento che evita l’ospedale e il cimitero”).
Ne ha per Salvini anche Matteo Bassetti che, interpellato da AdnKronos Salute, commenta: “L’affermazione che le varianti nascono come reazione al vaccino è una delle cose più inesatte che ho sentito da quando si parla di pandemia. Le varianti nascono quando le persone non sono vaccinate e il virus si muove, liberamente vedi la Delta in India dove la popolazione non era immunizzata così la Mu. Dire quello che ha detto Salvini è profondamente inesatto“. Dello stesso tenore è il parere di Fabrizio Pregliasco: “Le affermazioni di Salvini arrivano da cattivi consiglieri e istillando dubbi. È legittimo che la politica decida come usare i vaccini, ma qui si deborda“.

In serata è arrivata la replica dell’ex ministro: “Mi sono limitato a ribadire quello che sostengono Premi Nobel e lo stesso Istituto Superiore di Sanità. E lo dico da vaccinato che invita ancora chi non lo è a vaccinarsi. Io ho fatto la seconda dose questa settimana, ho ancora il braccio indolenzito. Quindi non sono ‘no qui e no là. Semplicemente ho fiducia negli italiani, credo nella libertà di scelta. Il Partito Democratico fa polemica anche quando mi allaccio le scarpe. Perché se comincio dalla destra sono fascista, se comincio dalla sinistra sono comunista. Ho smesso d’inseguire Letta, Conte, De Luca“.

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