E’ stata a lungo promessa e alla fine è arrivata. L’’Irlanda, sede europea di Facebook, ha imposto a Whatsapp una multa di 225 milioni di euro. Il colosso della messaggistica avrebbe infatti violato le leggi europee sulla privacy dei dati.

Di sanzioni si parlava dallo scorso gennaio: in seguito a un’indagine avviata nel dicembre 2018, la Commissione per la protezione dei dati (DPC) irlandese, responsabile dell’adesione e dell’applicazione del Regolamento europeo in materia (GDPR), aveva riscontrato delle irregolarità. Dublino ha quindi deciso la multa, poi rivista al rialzo su richiesta degli enti regolatori europei. L’app di messaggistica, dal 2014 proprietà di Facebook, non avrebbe infatti “assolto ai suoi obblighi di trasparenza” nella comunicazione agli utenti sull’utilizzo dei dati e sulla loro condivisione con le altre aziende del magnate dei social Mark Zuckerberg.

Non è la prima volta che l’autorità per la privacy irlandese interviene: nel 2019 Twitter era stato multato per 450mila di euro. Whatsapp ha definito il provvedimento sproporzionato: “Non siamo d’accordo con la decisione odierna sulla trasparenza che abbiamo fornito alle persone nel 2018” commenta un portavoce dell’azienda che aggiunge: “Faremo appello“. La società sostiene infatti di essersi impegnata “a fornire un servizio sicuro e privato. Abbiamo lavorato per garantire che le informazioni fornite siano trasparenti e complete e continueremo a farlo”. Già al centro delle polemiche per i bug nella sicurezza trovati a novembre 2020, la popolare app di messaggistica oltre a una dura battaglia legale dovrà fronteggiare anche questo smacco alla sua reputazione presso gli utenti.

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