Un operaio di 47 anni, di Foggia, ha perso la vita a causa di un incidente sul lavoro. Il 47enne è rimasto schiacciato da una lastra di calcestruzzo all’interno del cantiere in cui stava lavorando, a San Giovanni Rotondo. L’uomo, single e senza figli, era originario di Mandredonia. Lavorava come saldatore per il consorzio d bonifica. L’incidente mortale è avvenuto in località Le matine. La lastra di calcestruzzo sarebbe caduta da una pala meccanica guidata da un collega. I primi a tentare di soccorrerlo sono stati i colleghi ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare.

Solo la settimana scorsa un’altra operaia di 40 anni aveva perso la vita in provincia di Modena. La donna, mentre stava svolgendo le sue mansioni per l’azienda Bombonette di Camposanto, è rimasta incastrata in una macchina fustellatrice utilizzata per il packaging di cartone di prodotti da forno e pasticceria.

Quello degli infortuni resta un tema centrale nel mondo del lavoro, tanto che nei giorni scorsi è stato oggetto di una telefonata tra il ministro Orlando e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Solo nel 2021 le denunce di infortunio presentate all’Inail tra gennaio e giugno sono state 266.804, registrando un incremento dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, 538 delle quali con esito mortale (-5,6%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 28.855 (+41,9%). Lo fa sapere lo stesso Istituto, rimarcando che i dati mensili sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.

In particolare, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso giugno sono state quasi 22mila in più rispetto alle 244.896 dei primi sei mesi del 2020, sintesi di un decremento delle denunce osservato nel trimestre gennaio-marzo (-10%) e di un incremento nel periodo aprile-giugno (+40%), nel confronto tra i due anni. Le denunce di casi mortali presentate nello stesso periodo all’Istituto sono state 538, ovvero 32 in meno rispetto alle 570 registrate nei primi sei mesi del 2020 (-5,6%). Ma l’Istituto Nazionale di Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro sottolinea che il confronto con l’anno 2020 richiede “cautela” perchè i “dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19″.

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