Chi si aspettava dal premier europeista per eccellenza Mario Draghi soltanto parole al miele per la Ue è rimasto deluso: dopo la sferzata dello scorso 19 marzo sui vaccini – in cui il presidente del Consiglio, seguendo Angela Merkel, aveva dichiarato che “se il coordinamento europeo funziona bisogna seguirlo, se non funziona bisogna andare per conto proprio” -, questa volta Draghi, al termine del Consiglio europeo, ha attaccato duramente i 27, colpevoli di lasciare l’Italia da sola a fare fronte al problema migranti nelle prossime settimane, quando è previsto che gli sbarchi aumenteranno sulle nostre coste. “Noi continueremo ad affrontare il problema da soli fino al prossimo Consiglio europeo. Sta a tutti noi europei prepararlo bene per arrivare poi ad una soluzione che sia efficace ma anche di solidarietà“, ha detto mettendo nero su bianco quello che i suoi omologhi hanno deciso al summit in merito alla questione: niente.

Ma dei giornali che hanno ripreso la notizia, soltanto alcuni hanno deciso di mettere in risalto e puntare sulla critica ai 27. Sia Corriere che Repubblica, quotidiani che notoriamente sposano la linea del premier e in generale la linea pro Bruxelles, stavolta preferiscono concentrarsi su altri aspetti. Andiamo a vedere i titoli, partendo dal quotidiano di via Solferino, che in prima pagina scrive: “Draghi: vacanze, il pass sarà pronto a metà giugno”. Catenaccio: “Il premier sui migranti: la Ue non sia indifferente”. Nel pezzo a pagina 17 però il titolo è dedicato ad altre questioni: “Vertice Ue, discordia sui migranti. Ma su Mosca ‘facciamo squadra’”, riprendendo il passaggio sul livello di interferenza di Mosca. Dentro al pezzo, poi, non compare neanche il virgolettato di Draghi relativo all’Italia lasciata sola fino al prossimo Consiglio Ue e viene citato soltanto il passaggio in cui il premier ricorda l’urgenza di una risposta “solidale, non indifferente”.

Passando invece a Repubblica, che a pagina 6 sceglie una foto in cui il premier saluta Macron, il pezzo è a pagina 16. Titolo: “Libia, patto Draghi-Macron. Inaccettabili quelle foto dei bimbi morti in spiaggia”, facendo riferimento alle immagini dei bambini morti sulle spiagge libiche pubblicate da Oscar Camps, fondatore della ong Open Arms. Catenaccio: “Verso la ripartizione volontaria in Europa dei migranti, ma Roma vuole un sistema obbligatorio. progressi con il presidente francese su Tripoli“. Un titolo ottimista, dunque, sulla posizione del presidente francese che però ieri ha subito messo in chiaro di non crearsi illusioni rispetto al prossimo Consiglio europeo: “Mentiremmo a noi stessi se dicessimo che a giugno risolveremo il pacchetto migratorio in tutta la sua totalità”, ha detto. E, quasi alla fine dell’articolo, nelle ultime righe, compare il virgolettato dell’Italia lasciata sola dall’Europa.

Lo spazio c’è, nelle pagine interne, su La Stampa che, se in prima titola “Inaccettabili quei bimbi morti”, a pagina 6 scrive: “Accordo ponte sui migranti asse fra Draghi e Macron. “Ma l’Italia lasciata sola”‘. Stesso concetto che risalta anche nel titolo del Messaggero, che a pagina 9 coglie l’appello del premier e scrive: “Migranti, sbarchi e vittime non cambiano l’agenda Ue. L’Italia: ‘Faremo da soli'”. Tra i giornali che hanno trattato la notizia anche Avvenire, sempre attento sul tema migrazioni, dove si legge a pagina 13: “L’Italia incalza l’Ue sui migranti”, e in catenaccio il passaggio del virgolettato di Draghi “Noi soli fino a giugno”.

Guardando invece in area centrodestra, Il Giornale e La Verità cavalcano lo spirito sovranista ed esaltano la critica del premier alla Ue: “Sbarchi, Draghi alza la voce. Dall’Europa solite promesse”, si legge in prima pagina sul quotidiano dei Berlusconi, con ben due pezzi a pagina 4 e 5: “L’Europa promette (ancora): lotta ai trafficanti di uomini e distribuzione dei migranti. Ma è il solito libro dei sogni” e “‘Tacere il problema non lo fa sparire’. Draghi incalza. La Ue fa spallucce”. E anche il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro cavalca l’affondo del presidente del Consiglio: “Sui migranti l’Europa fa spallucce. Draghi furente: “Basta indifferenza”. Con l’amara nota in catenaccio della solitudine italiana, declamata senza titubanza in conferenza stampa dal titolare di Palazzo Chigi e nascosta da alcuni grandi giornali nel day after.

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