“Nessuna fuga in avanti”, dice lui, ma di fatto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato uno strappo dal governo nazionale, smarcandosi dalle categorie con precedenza per la campagna vaccinale: “A partire da domani, abbiamo deciso di aprire la prenotazione ai cittadini dai 50 anni in su”, ha detto. E sarà vaccinazione di massa per le isole minori: dal prossimo fine settimane verranno somministrati vaccini agli over 18 a Lampedusa e Linosa. Tutto mentre deve ancora concludersi l’immunizzazione delle persone più anziane o fragili.

Con l’estate alle porte e una vaccinazione che va a rilento, Musumeci cerca di dare un’accelerata, sperando che “Figliuolo comprenda”. Finora, d’altronde, solo il 10% dei siciliani può considerarsi immunizzato dopo aver ricevuto prima e seconda dose, “compresi gli 860 cittadini che di dosi ne hanno ricevuta solo una perché sottoposti a Johnson & Johnson“. Numeri ancora troppo bassi, anche tra i più anziani: sono stati vaccinati con prima dose 222.388 over 80 su un totale di 316 mila, mentre sono in tutto 468.695 i siciliani – tra over 80, personale sanitario, forze dell’ordine, insegnanti e over 60 – che hanno completato la vaccinazione, ovvero compresa di seconda dose. Una penalizzazione dovuta anche alle sei morti sospette siciliane dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca che hanno provocato cancellazioni di prenotazioni e scetticismo.

Una vera e propria battuta d’arresto dopo l’avvio di indagini di cinque procure siciliane e alla quale il governo regionale ha cercato di rimediare in vari modi: somministrazioni nelle chiese, open day, centri sociali trasformati in sedi vaccinali. Iniziative che non hanno finora portato i risultati sperati. Per questo Musumeci, pressato anche dall’apertura della stagione estiva, ha deciso di smarcarsi dal governo nazionale: “Abbiamo più volte chiesto al commissario Figliuolo la possibilità di ammettere al vaccino anche le persone al di sotto dei 60 anni, dai 50 anni in su. Ci è stato sempre risposto che non è possibile e che potrà essere consentito solo quando avremo messo al sicuro gli ultraottantenni. Un principio nobile che condividiamo pienamente, ma è chiaro che non abbiamo poteri sanzionatori o coercitivi per convincere i riottosi, i diffidenti, gli ultraottantenni e persino i soggetti fragili a sottoporsi al vaccino. Spero che il generale Figliuolo voglia comprendere che da parte nostra non c’è alcuna volontà di essere disobbedienti, ma capiamo la situazione delle isole”. Uno strappo annunciato stamattina durante una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans a Palermo, spalleggiato dai responsabili Covid delle tre principali città siciliane e dal dirigente dell’assessorato, Mario La Rocca: “In Sicilia sono 250mila le dosi di AstraZeneca chiuse nei frigoriferi e al momento inutilizzate”, ha sottolineato il dirigente.

“Niente più vaccini tenuti, mesi e mesi, nei frigoriferi, niente più scorte nell’attesa che si operi una conversione generale da parte dei cittadini diffidenti. Dobbiamo andare avanti, vaccinare quanta più gente possibile, abbiamo aspettato abbastanza e nessuno può accusarci di non avere rivolto attenzione alle fasce fragili”, continua il presidente siciliano. Così, dopo Lampedusa e Linosa, dove la campagna partirà nel fine settimana, il lunedì successivo si continuerà con le altre isole siciliane: Egadi, Eolie, Pantelleria e Ustica. Mentre sull’Isola verranno aperte le porte agli over 50. Così, Musumeci spera di raggiungere un livello nel programma di vaccinazione che possa salvare l’estate. E per vincere la riottosità dei più scettici va in prima linea: “Prendo un fluidificante da 15 anni, ho parlato col mio medico. Sabato pomeriggio mi sottoporrò al vaccino a Catania, mi diranno quale sarà utilizzato. Per me uno vale l’altro”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Galli sbotta con Borgonovo a ‘L’aria che tira’: “Mi avete stancato, quelli come lei la buttano sempre in politica”. E lascia la trasmissione

next
Articolo Successivo

Castello svevo di Oria, gioiello architettonico interdetto al pubblico da 15 anni per un contenzioso tra Comune e proprietà

next