È Firenze il primo capoluogo di Regione in Italia ad aver eliminato la tassa sugli assorbenti, oggi considerati beni di lusso (seppur indispensabili) e quindi gravati da Iva al 22%. Grazie ad una delibera comunale amministrato dal centrosinistra, le 21 farmacie del comune potranno vendere i beni senza alcuna tassazione. Da tempo i partiti promettono un intervento sulla tampon tax, ma al di là delle promesse niente di concreto è stato fatto. “Il ciclo non è un lusso eppure in Italia l’Iva sugli assorbenti è al 22%: la tassazione prevista per i prodotti non di prima necessità”, ha dichiarato la consigliera comunale del Pd Laura Sparavigna e una delle prime sostenitrici dell’iniziativa, “come se potessimo scegliere se avere o meno il ciclo. Persino al tartufo è toccata una sorte migliore: ritenuto bene essenziale, ha l’Iva al 4%”.

La Toscana ha da tempo deciso di impegnarsi su questo fronte e in Regione sono già diversi i Comuni che hanno deciso di detassare il prodotto all’interno della farmacie: ad esempio Pontassieve, San Miniato, Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val D’Arno e Santa Croce sull’Arno. Ma il provvedimento è stato ampiamento condiviso anche in altre Regioni: in Emilia-Romagna, per esempio, stessa delibera è stata adottata in città come Carpi e Sassuolo.

L’intervento a Firenze, per il momento, sarà valido fino al 31 marzo 2021. “L’obiettivo è un intervento normativo, ovviamente”, ha concluso la dem Sparavigna. “Ma l’impegno contro la tampon tax mostrato dall’assessorato coinvolto e dalle oltre venti farmacie comunali che assicurano e garantiscono un servizio di prossimità per tutta la comunità è un messaggio forte verso il nazionale e un esempio virtuoso per gli altri Comuni!”.
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