Non ci sono più attenuanti. Il video di Grillo di qualche giorno fa segna definitivamente la fine dell’ipocrisia che ruota intorno ai 5Stelle e alla loro vera natura. Ed è bene ricordarlo per un motivo fondamentale alla luce degli avvenimenti politici degli ultimi tempi: l’alleanza strutturale con il Pd.

La discesa in campo del comico ha sdoganato l’uso smodato, assurdo e violento di un linguaggio e di un modo di fare “politica” aggredendo l’avversario, nemico, denigrandolo con ogni pretesto. Odio fomentato in rete con una strategia mirata e virale. Uno dei tanti metodi utilizzati ha visto dilagare il loro populismo miscelato ad un giustizialismo becero e ignorante. Ogni avviso di garanzia, anche di un parente, veniva utilizzato per denigrare violentemente il politico di turno. Naturalmente con una grande eccezione: non doveva essere un grillino, altrimenti tale regola non valeva.

Il linguaggio di Grillo e dei suoi burattini è stato concesso senza grandi remore, assecondato da una parte dell’informazione e da una parte del sistema giudiziario. Quindi, non è certo una novità vedere Grillo usare termini e modi contro ogni rispetto di civiltà giuridica e contro ogni forma di buon senso del buon padre di famiglia. Nel video a difesa del figlio accusato di stupro emergono però con una violenza inaudita tutta l’ignoranza, l’arroganza e la saccenza del pensiero grillino. Cercare di giustificare un eventuale stupro con ragionamenti da troglodita senza alcun rispetto per la ragazza che ha avuto il coraggio di denunciare. E farlo dopo appena 8 giorni di certo non significa essere consenzienti.

Ma senza entrare in un processo mediato – creato però dallo stesso Grillo – quello che preoccupa è la questione politica. Perché è bene rammentarlo, Grillo è colui che rappresenta il Movimento 5Stelle, il cosiddetto Garante o l’elevato come ama autodefinirsi. Grillo è colui che sale al Colle per le consultazione per formare i Governi. Grillo è colui che ha praticamente in mano il maggior numero di parlamentari di questa legislatura. Insomma, Grillo oltre a non far più ridere rappresenta un Movimento politico e influenza tanti cittadini. Per fortuna sempre meno.

Ecco, questo individuo è stato scelto come alleato principale dal Pd. Questo uomo con idee violente, arcaiche, ignoranti ed incivili è il punto di riferimento per il grande riformismo che avrebbero in mente Letta e la ditta del Pd. Il tutto preferendo questo personaggio a chi potrà anche risultare antipatico ma vanta una specchiata moralità e lungimiranza politica indiscussa. Questa la verità. Il Pd ha scelto di difendere il mondo grillino e mai Renzi.

Zingaretti e Letta questo hanno scelto. Una alleanza con chi rappresenta da sempre un giustizialismo a corrente alternata ed ha una concezione della giustizia e delle persone prive di alcun rispetto. Il mondo grillino è ormai completamente nudo. Un Movimento senza ideali e senza idee nato sul grido di onestà e finito a cercare il garantismo solo per se stesso. Un Movimento alleato con tutti, da Berlusconi, alla Lega al Pd. Un Movimento al governo da tre anni senza mai staccarsi dalle poltrone. Un Movimento che ha rinnegato ogni propria regola e promessa. Un Movimento diventato di fatto un partito che è privo di qualunque ideale. Un partito guidato sempre da Grillo e dalle sue follie.

Ora però è arrivato un punto di non ritorno. Grillo con il suo ultimo video non può essere giustificato. Non oso immaginare, perché impossibile, se tale video fosse stato fatto da un altro politico. Impossibile pensarlo. Solo Grillo poteva fare una cosa del genere e passare con tranquillità come sfogo di un padre. Il classico padre che se un figlio ipoteticamente va male a scuola non se la prende con lui ma con la maestra che lo segnala.

Grillo è a tutti gli effetti un politico. Questa cosa deve essere definitivamente chiara. Grillo è un politico e rappresenta un partito. Basta giocare con le parole. Grillo è il Movimento 5Stelle senza trucchi e giochini. Ed è bene dirlo ora: Conte non rappresenta nessuno. Grillo è il fondatore ed è lui che decide tutto. Questo è Grillo e questo è l’uomo con cui il Pd ha scelto di allearsi e di fare battaglie contro Renzi. Il Pd questo ha scelto.

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