Gli ospedali di Bari, Lecce e Taranto sono al collasso. Con oltre 2mila persone ricoverate nelle strutture sanitarie della Puglia, la Regione è stata costretta ad attivare i trasferimenti dei pazienti Covid in altre province e continua la corsa a riconvertire i reparti per accogliere i positivi che necessitano di ospedalizzazione. Con i dati odierni si arriverà a sfiorare il 50% dei posti in area medica occupati da Covid positivi. Come spiegato da un servizio del TgR Rai, il Dipartimento Salute non nasconde la preoccupazione per il momento più difficile da inizio pandemia per la Puglia. Una situazione assai delicata, come raccontato da Ilfattoquotidiano.it anche dall’interno della terapia intensiva allestita nella Fiera del Levante.

I posti letto occupati nel Leccese sono 122, mentre l’area medica degli ospedali di Taranto è sostanzialmente piene, come pura la terapia intensiva dell’ospedale Moscati, dove restano solo 4 posti letto a disposizione. Piena anche la rianimazione dell’ospedale di Bisceglie. A supplire alla situazione critica di alcune Asl è in particolare la provincia di Brindisi, quella meno colpita dall’onda del virus. Nell’ospedale Perrino del capoluogo sono ricoverate 21 persone arrivate da fuori provincia, 3 delle quali in rianimazione, e la rete di strutture sanitarie del Brindisino è pronta a riconvertire altri 50 posti in area medica. In soccorso anche alcuni ospedali privati del Barese, dove vengono dirottati alcuni pazienti in arrivo nei pronto soccorso per altre patologie e che risultano negativi al tampone.

E nuovi incrementi di ospedalizzati sono previsti nei prossimi giorni. La Puglia infatti non ha ancora raggiunto il picco della curva epidemica. L’ultimo bollettino regionale del 27 marzo conteggia 2.008 nuovi casi, ben 820 dei quali in provincia di Bari, e 32 decessi. Da oggi e fino al 6 aprile, la regione è entrata in zona rossa “rafforzata”, disposta dal presidente del Michele Emiliano con un’ordinanza che vieta l’asporto dopo le 18, salvo prenotazione telefonica, vieta gli spostamenti verso le seconde case e introduce qualcosa di molto simile a un lockdown nella Domenica delle palme, a Pasqua e e Pasquetta.

Venerdì è tornato a farsi sentire anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sottolineando che “i numeri sono altissimi” e “gli ospedali sono tornati in crisi”. Nell’ultima settimana la provincia del capoluogo pugliese è stata una delle peggiori in Italia per numero di nuovi casi in rapporto agli abitanti. “Se ci vogliamo ammalare sicuramente un modo c’è: basta uscire e stare tutti insieme – ha detto – Prima di uscire pensiamo alle persone che stanno in ospedale e che può succedere a ciascuno di noi”. Quindi ha avvertito: “Se mi arriveranno segnalazioni di assembramenti, le trasferirò immediatamente alle forze dell’ordine”.

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