La violenza deve finire, episodi del genere sono intollerabili e non devono più capitare”. Sono le parole di Antonio Parisi, attivista pescarese per i diritti Lbgt, che è stato aggredito a Trieste. Parisi compare in un video, con gli occhi segnati dalle botte e una ferita sulla fronte, mentre legge un comunicato in cui esprime il proprio disappunto nei confronti del consigliere comunale del capoluogo giuliano, Fabio Tuiach. Dopo la notizia dell’aggressione, Tuiach aveva deriso l’attivista, dicendo che “forse ha litigato col proprio fidanzato per la vaselina”, tirando in ballo le pratiche ancora oggi diffuse nel mondo relative pena di morte per i gay. Nei confronti di Tuiach è partita una denuncia da parte de I Sentinelli di Milano per istigazione all’odio e una raccolta firme per sospenderlo dalla carica di consigliere comunale.

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Può dirsi laico uno Stato che non tutela i lavoratori del sesso per motivi etici e morali?

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