Il giorno dopo il voto in Senato, che ha visto 15 senatori del Movimento 5 stelle schierarsi contro la fiducia al governo Draghi, resta il dubbio sulle decisioni che verranno prese nei confronti dei sei senatori assenti ‘ingiustificati’ a Palazzo Madama. Ci saranno provvedimenti nei confronti di Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessi’, Vincenzo Garruti, Simona Nocerino cosa accadrà? “Vedremo” afferma il capogruppo penstastellato al Senato Ettore Licheri. Uno degli espulsi è Mattia Crucioli. “Il Movimento ha scelto di diventare una forza moderata, io moderato non sono – dichiara a ilfattoquotidiano.it – Quindi adesso farò opposizione da solo oppure se riusciremo ad organizzarci faremo un altro gruppo parlamentare. Non è facile perché per tutti noi uscire traumaticamente dal Movimento significa interrompere un pezzo di strada con tanti amici e colleghi e quindi – conclude – ci vorrà del tempo ma l’idea di formare un gruppo parlamentare è una strada percorribile e che si possa fare”. “Questa situazione non fa bene a nessuno, queste vicende minano l’unità e ci rendono più deboli e ci fanno male perché ci indeboliscono sia all’interno sia nella capacità di contrattazione con le forze politiche. Si è giunti ad un momento molto doloroso ed evitabile” osserva l’eurodeputato Dino Giarrusso

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Fiducia al governo Draghi anche alla Camera con 535 sì e 56 no. Il M5s: “Nessuna cambiale in bianco soprattutto sulla giustizia”. Il gruppo si spacca: 16 contrari, 12 assenti e 4 astenuti. Il leghista Vinci passa a Fdi

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