Mario Draghi è già in testa alla classifica del gradimento dei leader politici. Il premier incaricato gode del giudizio positivo del 71% degli intervistati, guadagnando 17 punti rispetto alla rilevazione di ottobre scorso. È il dato che emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto Demos per Repubblica. Giuseppe Conte viene quindi scavalcato del suo successore, ma resta il secondo leader più apprezzato dagli italiani, ricevendo la fiducia del 65% di loro (+7). L’unico leader che invece perde gradimento rispetto allo scorso ottobre è Matteo Renzi, che crolla al 17% in fondo alla classifica. Dietro il leader di Italia Viva c’è solo Beppe Grillo, lontano da tempo dalla vita politica e fermo al 16 per cento.

Il gradimento di Draghi beneficia del classico effetto bandwagon, la tendenza a salire sul carro del vincitore. Ilvo Diamanti sottolinea però come il giudizio positivo arrivi soprattutto dagli elettori del Pd: l’85% di loro pensa con fiducia a un governo guidato dell’ex presidente della Bce. A sorpresa, subito dopo vengono gli elettori di destra (Lega e Fratelli d’Italia): il 69% esprime gradimento per il futuro esecutivo, nonostante Giorgia Meloni abbia annunciato la volontà di restare all’opposizione. I più scettici sono i Cinquestelle. E’ stato chiesto agli intervistati anche quanto dovrebbe durare il governo Draghi e per il 52% dovrebbe arrivare a fine legislatura. Mentre sulla composizione per il 61% è preferibile il mix tra tecnici e politici.

Tornando ai leader, dopo Draghi e Conte, il terzo posto nella classifica del gradimento è occupato dall’attuale ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal commissario europeo Paolo Gentiloni, entrambi al 47%. Al 42% c’è la prima leader del centrodestra, Giorgia Meloni, che però non guadagna consensi rispetto a ottobre. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si trovano a parimerito al settimo posto, con la fiducia del 39% degli intervistati.Il segretario Pd Nicola Zingaretti recupera ed è subito sotto (38%). Escluso Conte, il primo esponente del M5s è Luigi Di Maio, con il 34% di giudizi positivi. Matteo Renzi invece crolla dal 19% di ottobre al 17 per cento odierno.

Il sondaggio di Demos ha anche stimato le intenzioni di voto: la Lega è sempre il primo partito al 22,8%, mentre il Pd perde un po’ di consenso rispetto a dicembre e scivola al 20,9%. Fratelli d’Italia si conferma terzo partito al 16,9%, allargando la forbice con il M5s che resta fermo al 15,2 per cento. Forza Italia recupera qualche decimale e arriva al 7,8%, poi gli altri partiti restano tutti sotto il 4%: Leu-La sinistra al 3,2, Azione al 2,8, Italia Viva al 2,7, Più Europa al 2.

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