Per più di undici anni era stata la First Lady della Roma, una presenza discreta ma sempre accanto al marito Dino. I tifosi avevano imparato ad apprezzare da subito il suo sorriso, un mix di passione ed equilibrio, in tribuna durante le partite. Il 19 gennaio del 1991, esattamente trent’anni fa, per un male incurabile Viola se ne andava da questo mondo, inevitabilmente a succedergli fu la moglie Flora Maceda. La prima donna presidente di un club di Serie A. Settant’anni, tre figli che non avevano voglia di continuare sulla strada scelta nel 1979 dal padre, Donna Flora si prese la società sulle spalle e la traghettò con orgoglio fino alla chiusura della stagione.

In campionato la squadra di Ottavio Bianchi finì nona, andò in finale di Coppa Uefa (persa con l’Inter) e conquistò la Coppa Italia. Il trofeo nazionale lo alzò anche Donna Flora, la società era già di proprietà di Giuseppe Ciarrapico, e per i calciatori giallorossi fu un’emozione vedere la coppa nelle mani della vedova Viola, dopo una stagione tanto delicata per la scomparsa di Dino. In quella squadra c’erano Giuseppe Giannini, Rudi Voller, Aldair, Amedeo Carboni, Thomas Berthold. In rosa anche Sebino Nela e Bruno Conti che con Dino Viola avevano vinto lo scudetto del 1983.

Flora muore nel novembre del 2009. In quel momento presidente della As Roma è un’altra donna. Rosella Sensi, la seconda figura femminile nella storia della massima serie italiana e della società giallorossa a ricoprire l’incarico, è diventata presidente l’anno prima, quando è mancato il padre Franco Sensi, presidente dello scudetto del 2001. Da dirigente Rosella vince due volte la Coppa Italia e una Supercoppa italiana, da presidente sfiora lo scudetto nel 2010 con Claudio Ranieri in panchina. Quando Rosella lascia nel 2011, la Roma diventa americana.

Contemporanea alla presidenza di Rosella Sensi c’è quella di Francesca Menarini. Il 13 settembre 2008 la famiglia Menarini acquista il Bologna da Alfredo Cazzola. Presidente diventa Francesca, il padre Renzo si prende la carica di amministratore delegato. Rimangono a Bologna un paio d’anni, salvezza in entrambe le occasioni e lancio come allenatore di Sinisa Mihajlovic. Da allora in Serie A non c’è più stata nessuna donna con la carica di presidente. Nelle categorie inferiori ci sono state Elisabetta Pasini presidente della Pro Sesto (Lega Pro) e Valentina Maio del Lanciano (serie B).Come pioniera assoluta va ricordata Ernestina Panichi Seghetti, numero uno dell’Ascoli in serie C nel 1947. Quando nel novembre del 2018 l’attrice Cristiana Capotondi venne eletta vice presidente della Lega Pro disse subito: “In futuro ci sarà una donna alla presidenza della Figc”. La prossima elezione federale è tra pochi giorni, ma per una presidente donna probabilmente si dovrà aspettare ancora un po’.

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