Sono arrivati al cambio dell’ora, approfittando delle porte aperte lasciate dai professori, e si sono introdotti con zaini, tende e sacchi a pelo, all’interno dell’edificio, sistemandosi in cortile. Gli studenti del Liceo Manzoni di via Orazio, a Milano, hanno occupato l’Istituto per dire “basta” alla didattica a distanza, e per protestare contro il continuo rinvio delle riaperture.

“La polizia insieme alla preside ha ‘schedato’ i presenti e chiamato i genitori – spiegano – Ma continueremo con le proteste e con il presidio finché l’attenzione non sarà rivolta alla scuola”. La preside Milena Mammani ha incontrato con gli agenti della questura sia i ragazzi che i loro genitori, spiegando che la protesta dovrà concludersi nel pomeriggio quando la scuola chiuderà.
“Come studenti e studentesse – si legge in un post del collettivo che ha organizzato la protesta (Collettivo politico Manzoni) – è ormai da fin troppo tempo che veniamo trascurati/e, poiché in Italia la scuola non è assolutamente al primo posto tra le priorità. Chiediamo protocolli univoci e chiari che propongano soluzioni reali per migliorare la situazione in cui ci ritroviamo da quasi un anno”. Concordi con l’occupazione molti genitori, che hanno parlato di “diritto a protestare” e di studenti “stanchi dopo mesi di didattica a distanza”.

Già ieri in tutta Italia diversi studenti sono scesi in piazza chiedendo un’azione immediata e un rientro in classe immediato.

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