“La Dad è alienante e non è un metodo educativo efficace”. Lo dicono gli studenti delle superiori di Milano che oggi partecipato alla protesta lanciata dalla Rete degli Studenti di fronte a Palazzo Lombardia. “Ci sentiamo trascurati e abbandonati ed è devastante alzarsi ogni mattina e accendere il computer – spiega Alice, studentessa del Liceo Classico Tito Livio – ogni giorno sulle chat di noi studenti vediamo messaggi di ragazzi che si lamentano per il bruciore agli occhi o per il mal di testa”. Gli studenti chiedono di tornare in aula in sicurezza e hanno scritto un documento per esprimere le priorità ai vertici della Regione. “Potenziamento dei trasporti, ma anche presidi sanitari davanti alle scuole e un tracciamento delle Ats che funziona” si legge nelle rivendicazioni. “È impossibile che a un anno dalla chiusura delle scuole – conclude Alice – non ci siano dei protocolli sicuri per il tracciamento e l’isolamento dei casi nelle aule”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez