Il volto di uno dei mercati storici diventati simbolo della città di Palermo sta per cambiare. O meglio: sta per tornare com’era agli inizi del secolo scorso. Il Mercato di Ballarò sarà presto al coperto. In piazza Carmine, nota per il famoso cupolone maiolicato e per l’insieme di tendoni colorati che fanno da copertura alle bancarelle di frutta e verdura, sono stati progettati e si stanno realizzando due capannoni, che ospiteranno i punti vendita.

Sono tante le parti coinvolte nel progetto: lo Iacp (Istituto assegnazione case popolari) di Palermo, l’associazione Mercato Storico Ballarò che raggruppa buona parte dei venditori, l’Università con il dipartimento di Architettura e d’Ingegneria, la prima circoscrizione di Palermo e l’assemblea pubblica Sos Ballarò. Lo Iacp ha intercettato un bando finanziato da fondi europei per ristrutturare case popolari con annesse opere di pubblica utilità che dovevano prevedere percorsi di partecipazione e dialogo con i territori: da qui nasce l’interlocuzione con Sos Ballarò, che si concretizza nell’individuazione del progetto di recupero di edilizia popolare per la creazione di venti alloggi sociali e la rivisitazione in chiave moderna dell’antico mercato coperto di piazza Carmine.

“Sono nato e cresciuto in questo quartiere – dice Giacomo Terranova, produttore di caramelle alla carruba e presidente dell’associazione Mercato Storico Ballarò – e da sempre tutti qui parlano di questo capannone al coperto che c’era a piazza Carmine agli inizi del ‘900 e fu dismesso negli anni ’70. Quando cinque anni fa (nel 2016,ndr) cominciammo a parlare di questo progetto al mercato nessuno credeva che si sarebbe mai realizzato veramente. Il sentimento più comune qui è la sfiducia, le cose vanno sempre peggio con i grandi supermercati che nascono in città sempre meno gente viene a fare la spesa qui, spesso ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni ma anche dai palermitani. Adesso che i lavori stanno per essere consegnati invece viviamo un momento di grande entusiasmo e di ritrovata fiducia nella bellezza di questo posto, in molti si sono iscritti all’associazione e già immaginiamo un’azione di comunicazione e marketing di rilancio del mercato”.

Pochi mesi fa sono iniziati i lavori e a breve il mercato piccolo sarà consegnato alla città. Insieme ai capannoni saranno potenziati i servizi come fontanelle con acqua potabile e panchine, piccoli ma necessari accorgimenti per permettere di vivere al meglio il mercato. “Da luglio 2017, – dice Massimo Castiglia presidente della prima circoscrizione del comune di Palermo – nello scetticismo generale, abbiamo intrapreso questo percorso grazie allo Iacp di Palermo, che prevede la creazione di circa quaranta postazioni stabili e al coperto da mettere a disposizione dei mercatari di Ballarò. Nell’ottica di un piano di rilancio complessivo di tutti i mercati storici della città, l’amministrazione pubblicherà un avviso per chiedere alle associazioni che operano negli altri mercati di essere parte attiva di questa azione”.

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