Lucia F. avrebbe compiuto 18 anni dopo appena due settimane. Ma il 3 settembre 2019 è morta per le conseguenze di un delicato intervento chirurgico nell’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno, predisposto per riparare un grave scompenso cardiaco. Dovuto, secondo un referto di pronto soccorso di Cava dei Tirreni, a una “insufficienza mitralica severa da prolasso del lembo anteriore”. Per la morte di questa ragazza la Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli ha indagato per omicidio colposo, con accuse di “imperizia, imprudenza e negligenza”, il cardiochirurgo che partecipò all’operazione, Antonio Longobardi, e il primario del reparto di cardiochirurgia, Enrico Coscioni.

Quest’ultimo è il consigliere per la sanità del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nonché componente dell’unità di crisi regionale anti-coronavirus. Ma ha anche altri incarichi: è componente della cabina di regia nazionale e dal 28 ottobre scorso è presidente dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali), l’organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale che risponde al ministero della Salute e svolge attività di ricerca e di supporto al ministro, alle Regioni e alle singole aziende sanitarie.

Coscioni è diventato primario nel 2017 in seguito a uno sdoppiamento del reparto in cardiochirurgia d’elezione e cardiochirugia di urgenza. È consigliere personale di De Luca dal 2015, cioè dal giorno della prima elezione a governatore dell’ex sindaco di Salerno, e negli anni si è candidato due volte al consiglio regionale. Il suo nome compare in diverse vicende giudiziarie, tra cui un rinvio a giudizio con l’accusa di aver esercitato pressioni per indurre alle dimissioni manager della sanità nominati dall’ex amministrazione Caldoro, processo che si è concluso con l’assoluzione piena.

Il cardiochirurgo, da pochi mesi presidente Agenas con il visto della conferenza Stato-Regioni, ha ricevuto nei giorni scorsi l’avviso di chiusura indagini per omicidio colposo riguardo alla morte sotto i ferri della 17enne, originaria di un paese in provincia di Salerno. Di solito la notifica è il preludio di una richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura.

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