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“Si sposa con la sua valigetta perché ama gli oggetti”: notizia fake. Ma l’oggettofilia esiste davvero: ecco i casi

di Davide Turrini

Mamma, ho sposato una valigetta. L’impossibile storia d’amore convogliata a nozze, tra una ragazza e un oggetto, la valigetta appunto, arriva dalla Russia. Quindi con enorme beneficio di inventario. È una fake? Non è una fake? La pubblica il Mirror, uno dei tabloid più pettegoli e scandalistici al mondo. Quindi, magari, può pure essere una bufala, ma facciamo un passo alla volta. Difficile stabilire se questa ragazza che in diverse foto sul quotidiano britannico appare abbracciata alla sua valigetta, a suo marito insomma, sia un’attrice o non lo sia. Secondo il Mirror si chiama Rain Gordon (nome non proprio moscovita, per dire). Di lei non v’è traccia in alcun social media.

La ragazza, che sostiene di essere un’insegnante delle scuole elementari, afferma di aver sposato una valigetta che ha acquistato nel 2019 in un grande magazzino e che ha chiamato Gideon. Le nozze si sarebbero svolte a giugno scorso alla presenza di testimoni ed amici. “Durante la mia infanzia e l’adolescenza mi sono innamorata di posti come il nuovo centro commerciale che ha aperto nella mia città – ha spiegato la ragazza -. Sapevo che era sbagliato, che andava oltre le norme sociali, ma non l’ho detto a nessuno”. Poi all’improvviso è arrivato Gideon: “Non avevo idea che saremmo finiti insieme. Ho ammirato l’aspetto che aveva e dopo qualche mese insieme è iniziata la relazione. Abbiamo condiviso il nostro primo bacio e abbiamo passato più tempo insieme la notte. Potevamo avere conversazioni filosofiche per tre o quattro ore. La nostra connessione e comunicazione spirituale è telepatica, lo sento, anche se dall’esterno sembra un monologo. Gideon è più di un semplice partner per me. È un marito, un amico e un mentore”.

Ovviamente l’unica testimonianza di questo amore sono le foto in camera da letto e nel salotto del proprio appartamento di Rain con Gideon. Appartamento che potrebbe essere un simpatico set fotografico creato per l’occasione. Allora, volete sapere una cosa? Ci troviamo di fronte a una fake. Bella, divertente, bizzarra, ben confezionata, però… Perché nella storia di Rain e Gideon c’è un “però”. Pur nello scherzone ben orchestrato il Mirror e Rain fanno conoscere, per chi già non la conoscesse, una patologia reale che ha colpito e colpisce diverse persone nel mondo: l’oggettofilia. Una parafilia inserita nei manuali di disturbi psichici e sessuali poco diffusa ma non per questo meno grave.

L’oggettofilo come la probabilmente fasulla Rain provano un’attrazione sentimentale e sessuale per uno specifico oggetto inanimato. Sono tanti gli esempi reali di questa parafilia, tra cui quello clamoroso di Erika Eiffel, all’anagrafe Erika LaBrie. Una 49enne statunitense, campionessa di tiro con l’arco che una quindicina d’anni fa ha fondato l’Objectum Sexuality Internationale, un’organizzazione per coloro che sviluppano relazioni significative con oggetti inanimati. Erika ha spiegato più volte che il suo rapporto particolare con Lance, il suo arco da competizione, l’ha aiutata a diventare un arciere di livello mondiale. Poi ad un certo punto, Erika si è innamorata di qualcun altro, pardon qualcos’altro: la torre Eiffel. Tanto che nel 2007 l’ha ufficialmente “sposata”. Le nozze tra i due sono visibili nel documentario a lei dedicato: Ho sposato la torre Eiffel, visibile qui su Youtube.

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